L'interminabile querelle, a colpi di carte bollate, tra Fiom e Fiat segna un importante punto a favore del Lingotto assistito dai legali Giacinto Favalli (Studio Trifirò), Diego Dirutigliano e Raffaele De Luca Tamajo. Il Tribunale di Roma, di fatto, ha respinto il ricorso del sindacato guidato da Maurizio Landini per discriminazione nei confronti dei 19 lavoratori di Pomigliano, collocati in cassa integrazione in base a un accordo sottoscritto a febbraio dall'azienda con gli altri sindacati.
I 19 operai Fiom, per i quali era stata disposta sempre da un giudice la riassunzione, erano stati ricollocati in cassa integrazione l'1marzo, per il trasferimento di ramo d'azienda della newco Fip in Fiat Group Automobiles. La decisione di porli in «cassa» era stata motivata dal fatto che i 19 non avevano, secondo l'azienda, le professionalità sufficienti per svolgere i lavori previsti nella cosiddetta area A. La Fiom non si dà per vinta e ricorrerà in appello. «Gli elementi di reiterata discriminazione sono evidenti - sostiene il sindacato di Landini - perché i 19 operai sono stati gli unici a tornare in Cig». Di parere opposto le altre organizzazioni: «Questa sentenza rappresenta una pietra tombale nei confronti della politica suicida della Fiom», commenta il segretario generale Fismic, Roberto Di Maulo. «Auspichiamo che la Fiom ritorni presto a fare sindacato. L'accordo realizzato a Pomigliano tutela il lavoro, gli addetti e le produzioni automobilistiche presenti e future», il giuidizio del capo della Uilm, Rocco Palombella. «Non è nelle aule di tribunale che si afferma il ruolo del sindacato - rimarca Salvatore Terracciano (Fim di Napoli) -: l'unica strada per tutelare i lavoratori è quella degli accordi».
«A questo punto - aggiunge Ferdinando Uliano (Fim) - è importante aumentare ulteriormente il numero di persone e le posizioni su cui ruotare, e auspicare che i buoni risultati della Panda possano portare all'implementazione del terzo turno, in modo che in prospettiva si arrivi al riassorbimento totale di tutti i lavoratori».
Complessivamente sono una settantina i ricorsi presentati dalla Fiom contro Fiat: una parte riguardano il presunto atteggiamento discriminatorio del Lingotto verso gli iscritti al sindacato metalmeccanico della Cgil, l'altra il riconoscimento della Fiom a far parte della Rsa. In quest'ultimo caso, su 62 giudizi, 45 sono stati favorevoli a Fiat.
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