Il sistema aeroportuale italiano ha retto alle due crisi consecutive che si sono abbattute sul settore: quella pandemica e quella del caos aeroportuale europeo degli ultimi giorni. È quanto ha ribadito ieri il ministero delle Infrastrutture in una nota diffusa dopo il tavolo di confronto che ha riunito le associazioni datoriali (Assaeroporti, Aeroporti 2030, Assaereo, Aicalf, Assohandler, Ibar, Fairo), Enac ed Enav, per discutere e confrontarsi sulle cause dei disagi nel nostro Paese e individuare possibili soluzioni. E, proprio per evitare nuove e ulteriori tensioni in un momento già difficile per il comparto, il ministero «invita» i passeggeri a «imbarcarsi, per quanto possibile, solo con il bagaglio a mano».
«Gli ammortizzatori sociali e i sostegni decisi dal governo durante il biennio 2020-2021 hanno garantito l'attuale forte ripresa del traffico aereo italiano limitando i disagi», ha detto il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. E ha aggiunto: «Così non è avvenuto in altri Paesi europei che oggi si trovano ad affrontare una drammatica carenza di personale che incide sulla gestione del traffico. Continueremo a monitorare la situazione negli scali italiani per definire eventuali interventi come emergeranno dal tavolo». Le attuali criticità e disagi per i viaggiatori sono causati soprattutto dalle ripercussioni sul sistema italiano dei disservizi e ritardi dei vettori provenienti da altri scali europei, come confermato anche dai dati di Eurocontrol. L'Enac, riferisce il ministero, «valuterà l'emanazione di ulteriori raccomandazioni per i gestori aeroportuali e per gli utenti, volte a limitare i disagi; e solleciterà i gestori aeroportuali a garantire presidi di ristoro e il coordinamento dei servizi di trasporto in caso di ritardi che vanno oltre l'orario di apertura degli aeroporti». Di qui l'invito all'utilizzo del solo bagaglio a mano perché in questa fase aspettare la consegna del bagaglio in stiva potrebbe richiedere ore.
Intanto, prosegue il caos voli nei cieli d'Europa, che si estende anche al Portogallo, mentre British Airways annuncia il taglio di altri 10.300 voli sino alla fine di ottobre. Lo scorso fine settimana l'aeroporto di Lisbona ha cancellato oltre un centinaio di voli e continua a cancellarne al ritmo di una trentina al giorno. Situazione che ha spinto il Parlamento portoghese a convocare i vertici di Ana, la società di gestione degli aeroporti portoghesi che fa parte del gruppo francese Vinci. Oltre alle innegabili disfunzioni, all'ordine del giorno c'erano anche i risultati di una classifica stilata dal sito tedesco AirHelp, che si dedica alla tutela dei diritti dei passeggeri e che ha bocciato lo scalo di Lisbona, relegandolo all'ultimo posto in una lista di 132 aeroporti di tutto il mondo. Oltremanica i tagli ai voli annunciati da British Airways si aggiungono a quelli già fatti a raffica nelle ultime settimane.
La decisione non dovrebbe riguardare i voli a lungo raggio. I vertici della compagnia hanno sottolineato che gli aiuti extra promessi dal governo di Londra serviranno a limitare questi tagli durante l'estate ma che una certa «flessibilità» a medio termine resta necessaria.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.