Cresce il coraggio in Italia di fare impresa autonoma. Secondo una ricerca dell'ufficio studi Confcommercio, negli ultimi sei anni il numero di professionisti indipendenti è cresciuto del 51,6% contro il +14,8% dei liberi professionisti e il +5,8% di quelli iscritti agli ordini. Nel Mezzogiorno è boom: tra il 2009 e il 2015, i professionisti indipendenti sono aumentati di quasi il 73%. In questa categoria rientrano le figure regolamentate ma che non hanno ordini come, ad esempio, le guide turistiche, gli amministratori di condominio, i consulenti tributari, gli informatici.
I nuovi professionisti hanno un reddito medio pro capite di 18mila euro. In Italia ci sono più di un milione e 300mila liberi professionisti, pari a circa il 6% degli occupati complessivi, con un reddito medio pro capite di oltre 38mila euro. Di questi, la maggioranza (983mila) è iscritta ad albi o ordini, con un reddito medio pro capite di quasi 45mila euro, mentre i professionisti senza ordine, cioè le nuove professioni (free lance, professionisti indipendenti), sono 344mila con un reddito medio pro capite di 16.500 euro.
«L'Italia si conferma il Paese delle partite Iva,
dei free lance, del lavoro autonomo - ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli - . Siamo di fronte ad un bivio: o valorizzare queste professionalità facendole crescere o condannarle ad un ruolo residuale».
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