"L'ok a Ita? Ci credo quando lo vedo"

Giorgetti ancora scettico sul cambio d'opinione di Vestager. Il peso dell'esito elettorale

"L'ok a Ita? Ci credo quando lo vedo"
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Voci di svolta da Bruxelles sul via libera alle nozze tra Ita Airways e Lufthansa. Una virata di 180 gradi maturata dopo trattative febbrili nel weekend che avrebbero portato la Dg Comp guidata da Margrethe Vestager a fare una netta inversione sulla decisione di bocciare il matrimonio tra la compagnia aerea italiana e quella tedesca. Fino a venerdì scorso, infatti, nei corridoi del ministero dell'Economia regnava la convinzione che l'affare fosse ormai perduto. Ieri, però, l'agenzia Bloomberg, citando fonti vicine al dossier, si è sbilanciata nel dire che la Commissione europea darà il suo benestare alle nozze e lo farà addirittura in anticipo rispetto al termine ultimo del 4 luglio. Secondo quanto raccolto da il Giornale, però, al Mef permane ancora una certa diffidenza nel dare per chiusa la partita. Se, da un lato, la bocciatura delle nozze dovrebbe essere uscita dal novero delle possibilità, adesso il timore è che ci possa essere un nuovo rinvio della decisione con altre richieste della Ue. «L'ok alle nozze? Finchè non lo vedo non ci credo», avrebbe confidato il ministro Giancarlo Giorgetti a un interlocutore terzo. Inoltre, secondo fonti di governo, la linea è che non si accetterà nulla che risulti ulteriormente penalizzante per l'Italia. C'è insomma una certa ritrosia a dare per fatte le cose, anche perché il braccio di ferro con l'Antitrust europeo è stato duro e più volte il tavolo è stato sul punto di saltare, con il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, che ha ripetutamente tracciato linee rosse poi da lui stesso riviste.

Sta di fatto che dallo scorso venerdì sono successe molte cose, a partire dalle concessioni che - come ha dato conto il Giornale - sono arrivate domenica sulle rotte a lungo raggio da Fiumicino all'America del Nord, alle quali se ne sarebbero aggiunte altre all'inizio di questa settimana. Non è poi da dimenticare che, di mezzo, c'è stato il responso delle urne europee che ha rimosso uno dei maggiori ostacoli alla trattativa con l'indebolimento del presidente francese Emmanuel Macron, ora avvitato su ben altre questioni. Ha dato i suoi frutti anche il pressing esercitato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che aveva bollato come «fatto gravissimo» qualora la Commissione avesse messo «a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia per fare un favore ai francesi».

In questo contesto, l'operazione che prevede l'ingresso di Lufthansa in Ita Airways con una quota del 41% attraverso un aumento di capitale riservato da 325 milioni di euro sembra essere di nuovo sul tavolo. Ma a che prezzo? Secondo quanto riporta Bloomberg, la Commissione è stata convinta da un pacchetto di misure definitive all'inizio di questa settimana, che ha risposto ai timori dell'Ue di preservare una concorrenza leale. A quanto risulta al Giornale, le concessioni fatte sugli slot di Milano Linate e sui voli a lungo raggio sono state importanti. Peraltro, se non interverranno nuove modifiche l'accordo così raggiunto sembra portare più benefici a Ita rispetto a quanti ne porterà a casa Lufthansa.

Ma non è stato facile, tanto che tra lo stesso Mef e il partner tedesco ci sarebbero stati nuovi momenti di tensione: il punto è stato trovare una sintesi che da un lato preservasse la concorrenza, senza però ricorrere a rinunce troppo punitive per la compagnia italiana. Il responso è atteso a cavallo tra il fine settimana e l'inizio della prossima.

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