Dopo la maxi stangata ora è guerra di sconti: prezzi della benzina giù

Dopo lo strappo dell’Eni, che ha lanciato la campagna di riduzioni nei weekend estivi, anche Esso e Q8 hanno messo mano ai listini del fine settimana

Dopo la maxi stangata ora è guerra di sconti: prezzi della benzina giù

Dopo la stangata arrivano gli sconti. Eni con Iperself, Esso con Selfpiù e Q8 con Q8easy hanno dato vita nel fine settimana a una vera e propria gara a chi sconta di più la benzina sugli impianti self-service. Erano mesi che l'oro nero non scendeva sotto la soglia drammatica dell'1,7 euro al litro. Insomma, dopo averci spremuto per mesi ecco che le compagnie petrolifere ritoccano i prezzi al ribasso.

Come indica il sito di Quotidiano energia, all’annuncio di giovedì scorso da parte di Eni altre compagnie hanno subito fatto ricorso a pesanti sconti sul prezzo della benzina. Finora hanno risposto solo Q8 ("Sconto persino superiore per entità e durata") ed Esso (almeno -21 centesimi al litro rispetto al prezzo provinciale consigliato servito). L’iniziativa è partita in maniera diffusa ed efficace sui punti vendita Q8 battendo sul tempo Eni e con prezzi più bassi del market leader a 1,495 e 1,595 euro al litro per la benzina e il diesel sulla linea easy e 1,5 e 1,6 su quella tradizionale. Immediate la code agli impianti di Q8 che hanno scontato i prezzi del carburante fino a stamattina.

Prezzi minimi anche per Esso. Con la benzina a 1,595 euro al litro e il diesel a 1,495. Anche in questo caso si sono registrate code su tutto il territorio fino alla domenica sera. "Un primo aspetto interessante è che questa azione ha generato nel territorio reazioni da parte dei competitor più tradizionalmente aggressivi", ha spiegato il Quotidiano energia sottolineando che le no-logo hanno praticato da subito prezzi simili in ogni caso molto competitivi. In alcuni casi anche la Gdo si è difesa senza esitazione.

Il risultato a tutto vantaggio dei consumatori, che hanno fatto il pieno a prezzi ridotti e non solo da Eni, Esso e Q8. "Ovviamente è solo l’inizio - assicurano - la prossima settimana anche gli altri saranno costretti a promuovere iniziative a difesa delle rispettive quote di mercato".

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