La rivalutazione dell'assegno delle pensioni per l'adeguamento al valore provvisorio dell'inflazione di fatto cambierà l'importo sugli assegno nel 2018. Con questa rivalutazione di fatto muteranno diverse prestazioni previdenziali che vanno dall'assegno sociale, alle pensioni, ai vitalizi per l'invalidità civile. Dopo due anni di blocco, come abbiamo ricordato qualche giorno fa, i pensionati noteranno qualche piccola differenza sull'assegno mensile. L'aumento previsto è minimo ma su 12 mesi in alcuni casi può fruttare qualche centinaio di euro in più a fine anno. E così vediamo nel dettaglio a quanto ammonta l'adeguamento fascia per fascia. Per chi incassa mille euro lordi mesnili, si registrerà, come ricorda il Sole 24 Ore, un aumento di 11 euro. Qualcosina in più per chi invece percepisce un assegno di 1600 euro: in questo caso l'importo lieviterà di 16,72 euro. Un euro in più per chi percepisce almeno 2100 euro con un aumento di 17,33 euro. Sui base annuale dunque si andrà a registrare un aumento di 72 euro per chi percepisce una pensione minima, 143 euro in più per chi invece supera la soglia dei 1000 euro lordi. Si tratta invece di un aumento di 200 e 260 euro annuali per chi invece incassa un assegno che va da un minimo di 1500 euro e 3000 euro al mese. Di fatto questo adeguamento non porta certo il sereno nel rapporto tra Cgil e governo sul fronte delle pensioni. Il fronte sindacale infatti si è spaccato proprio sull'adeguamento dell'età pensionabile.
Il sindacato della Camusso non ha accettato il piano del governo che comuqnue prevede l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 risparmiando però questa procedura a chi appartiene a 15 categorie di lavori gravosi. Insomma il nodo pensioni resta uno dei più duri da sciogliere per il governo e le briciole sugli assegni per il 2018 di certo non porteranno il sereno nei rapporti tra Cgil ed esecutivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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