Ecco la data dell'aumento: quando arriva la nuova pensione

Cambia il calendario delle pensioni di gennaio che saranno erogate entro la fine dell'anno: ecco come funziona e quali saranno i nuovi importi

Ecco la data dell'aumento: quando arriva la nuova pensione

Il pagamento delle pensioni di gennaio potrebbe essere antipato già a dicembre a causa della perdurante emergenza pandemica: queste misure sono a favore di chi dovrà ritirare gli importi presso gli uffici postali.

Ecco il calendario

Anche se non c'è nulla di ufficiale, il calendario per i pagamenti potrebbe seguire il seguente criterio: i cognomi dalla A alla C potranno ritirare la pensione lunedì 27 dicembre; dalla D alla G il 28 dicembre; da H a M mercoledì 29 dicembre; le lettere da N a R giovedì 30 dicembre e i cognomi dalla S alla Z l'ultimo dell'anno, venerdì 31 dicembre. Le notizie ufficiali in merito saranno comunicate nei prossimi giorni dai siti di Inps, Poste Italiane e Protezione Civile perché i cittadini con età pari o superiore ai 75 anni potranno ricevere i contanti direttamente a casa propria senza la necessità di recarsi alle poste se il pensionato farà una delega per ritiro e consegna ai Carabinieri.

Gli importi aumentati

Come ci siamo già occupati sul Giornale.it, le pensioni del prossimo anno saranno più ricche grazie alle rivalutazioni causate dall'inflazione che ha aumentato il costo della vita. Quindi, nessun beneficio per il 2021 ma qualcosa cambierà il prossimo anno perché tornerà il sistema a scaglioni previsto dall'ex legge 288 del 2000 che sarà a vantaggio dei pensionati perchè le decurtazioni del tasso di rivalutazione si applicheranno soltanto sulle quote di assegno che supereranno certe soglie.

Ma quali saranno questi increment? Le pensioni fino a 2.062 euro, quindi con importo maggiorato di 4 volte, centreranno l'incremento pieno dell'1,7%; gli importi compresi tra 2.062 e 2.577 euro, (tra quattro e cinque volte il minimo) avranno il 90% dell'1,7% con una rivalutazione effettiva pari all'1,53%; le pensioni oltre i 2.578 euro, (che superano cioé cinque volte il minimo) vedranno un aumento del 75% sull'1,7% (rivalutazione reale dell'1,275%).

In pratica, come abbiamo visto sul nostro Giornale, una pensione di duemila euro lordi al mese avrà un incremento (lordo) di 34 euro mensili, una pensione da duemila e 500 euro lordi al mese (tra 4 e 5 volte il minimo), incasserà circa 42 euro al mese in più.

Come si legge sul Sole 24 Ore, l'adeguamento riguarderà anche il valore del trattamento minimo di pensione: dagli attuali 515,58 euro mensili si passerà a 524,34 euro, mentre l'assegno sociale subirà un aumento che da 460,28 lo porterà a 468,10 euro mensili. Il governo ha a disposizione un tesoretto di 8 miliardi di euro con il quale può mettere mano a tagli che riguardano Irpef, Irap e pensioni decidendo a quale delle tre voci dare maggiore priorità.

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