Poste Italiane fa ancora shopping: dopo aver messo le mani a fine febbraio tramite Postepay sui servizi di pagamento ex Lottomatica, il gruppo guidato da Matteo Del Fante compra una quota di maggioranza in Plurima e scommette sulla logistica ospedaliera.
L'operazione passa attraverso la firma di un accordo vincolante con Opus, interamente posseduta dalla famiglia Marconi, e l'operatore di private equity Siparex. Il corrispettivo pattuito si basa su un enterprise value complessivo della società pari a 130 milioni: Poste (-0,30% ieri in Borsa) completerà l'operazione tramite la controllata Poste Welfare Servizi, e la sosterrà interamente con le risorse di cassa disponibili. Al termine del riassetto Pws deterrà il 70% del capitale sociale di Plurima, mentre la famiglia Marconi ne deterrà il restante 30 per cento. Quanto alla governance Luca Marconi sarà confermato presidente esecutivo di Plurima.
Come detto, la società è attiva nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private. Dal punto di vista dei conti Plurima, che conta 41 strutture logistiche e una flotta di circa 300 veicoli, ha chiuso il 2021 con 57 milioni di ricavi e circa 10 milioni di ebitda. «La nostra strategia 24SI prevede un focus sul business della contract logistics con l'obiettivo di completare la transizione verso un modello di logistica ad ampio raggio», ha sottolineato ieri l'amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante. Plurima - ha proseguito il manager- «accelererà questo percorso, garantendo l'accesso a nuove opportunità di business legate a una maggiore tendenza all'outsourcing della logistica e della micrologistica ospedaliera. Noi faremo leva sull'esperienza che abbiamo maturato con la piattaforma di consegna e prenotazione dei vaccini Covid-19, nonchè sulle relazioni consolidate con le pubbliche amministrazioni».
Soddisfatto anche Luca Marconi che, dopo aver ricordato come Plurima sia nata da un'intuizione del padre Tito 40 anni fa, si dice certo che di realizzare grazie a Poste «una grande infrastruttura per la logistica sanitaria del nostro sistema Italia al servizio del cittadino con la determinazione e l'entusiasmo che da sempre ci contraddistingue».
Il closing dell'operazione, soggetto all'approvazione da parte dell'Antitrust, è atteso entro la fine del primo
semestre di quest'anno. Quanto infine agli advisor, Poste Italiane è stata assistita da Lazard e da Gianni & Origoni; gli azionisti di Plurima sono invece stati affiancati da Vitale & Co e da Pedersoli Studio Legale.
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