Nuovi e ambiziosi target di emissioni al 2030, una campagna di acquisizioni per potenziarsi su prodotti nuovi e mezzo miliardo di investimenti all'anno per il prossimo lustro. Questi sono i progetti di Prysmian, il big italiano dei cavi per il settore dell'energia e delle telecomunicazioni. Ieri, nella sede della Bicocca, il gruppo ha presentato il suo Piano di Sostenibilità 2023-2025 in occasione della «Sustanability Week 2023». Tra i relatori il direttore operativo Massimo Battaini, designato a sostituire l'amministratore delegato Valerio Battista al rinnovo delle cariche alla prossima assemblea, e la responsabile sostenibilità Maria Cristina Bifulco.
Per il gruppo si alza l'asticella del taglio ai gas serra con una riduzione del 47% delle emissioni «scope 1» (ossia quelle dirette) e «scope 2» (indirette, legate al consumo di energia) al 2030 rispetto al dato del 2019, contro il precedente obiettivo del 46 per cento. Sarà invece del 28% il calo di quelle «scope 3», legate ai fornitori e ai clienti, alla stessa data, contro il 21% precedente. Entro il 2035 le emissioni «Scope 1 e 2» saranno ridotte del 90%, obiettivo che sarà raggiunto invece entro il 2050 per le «scope 3». Target che, sottolinea Bifulco, sono «sempre più ambiziosi e rigorosi» e confermano «la serietà del nostro impegno». Prysmian vuole portare l'energia verde a 110 milioni di famiglie e la connettività digitale veloce a 15 milioni di abitazioni. Il gruppo prevede inoltre di coprire con prodotti sostenibili una quota del 57% dei propri ricavi nell'Ue e del 19% nel resto del mondo. Per farlo aumenterà la componente riciclata sulle guaine in polietilene e del rame del 15/16%. Previsto inoltre un miglioramento dell'equilibrio di genere per raggiungere una quota tra il 47 e il 49% di donne assunte nel 2025, per salire al 50% nel 2030. «Il 2022 - ha commentato Battaini - ha rappresentato un anno fondamentale nel percorso di sostenibilità del gruppo, con risultati eccezionali».
Questa fase, fatta di grandi investimenti pubblici, spinge i grandi progetti e quindi serviranno investimenti per seguire il mercato e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. «Il piano di investimenti prevedeva un importo di 500 milioni annui nel periodo dal 2022 al 2025 - ha affermato Battaini - è un livello necessario e sufficiente, ma al 2025 non ci potremo fermare e dovremo continuare a investire, penso per 4 0 5 anni a partire da ora».
Il mercato dei grandi progetti valeva fino a due anni fa 3 miliardi di euro, «ma ora è cresciuto a 10 miliardi di euro e nel 2023 sarà di 15 miliardi. Noi avevamo una fetta del 30%, il nostro obiettivo è di mantenerla». A seguito della presentazione, ieri il titolo a Piazza Affari è stato tra i migliori: +3,11% a 37,12 euro.
Progetti chiari anche per quanto riguarda lo shopping: Prysmian punterà su aziende con un identikit definito.
Le operazioni, spiega ancora il futuro Ceo, non dovranno essere «finalizzate ad avere sinergie da ristrutturazione o integrazione, ma a crescere su prodotti che non abbiamo o che siano complementari, e per espansione geografica».
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