
Un motto che viene ripetuto sin da bambini a chi nasce a Bergamo e dintorni, oltre che nelle valli vicine, è «mola mia», ovvero «non arrenderti». Questa regola di vita e la proverbiale etica del lavoro hanno contribuito a fare di una provincia disseminata di cime e valli uno dei centri manifatturieri d'eccellenza in Europa. Tra i colossi della zona c'è RadiciGroup, fondata nel 1941 e diventata una multinazionale. Che non ha mollato, epperò ha deciso di vendere il business della chimica al fondo americano Lone Star. Il valore dell'operazione, riferiscono fonti finanziarie al Giornale, si aggira attorno al miliardo di euro. Il closing è previsto per la seconda metà del 2025.
Gli attuali azionisti manterranno il controllo delle cosiddette «advanced textile Solutions» ovvero Itema che produce telai, ma anche Geogreen (la società nata nel 2000 come fornitore unico in Italia di energia per il gruppo) e l'Hotel San Marco di Piazzale della Repubblica a Bergamo. I soci di RadiciGroup sono stati assistiti da PedersoliGattai in qualità di advisor legale e dallo Studio Rondini e PedersoliGattai per gli aspetti fiscali dell'operazione, mentre l'advisor finanziario è stata Mediobanca.
La conduzione dell'azienda è stata sempre familiare, anche oggi Angelo Radici è presidente e amministratore di Radici Partecipazioni, e il fratello Maurizio, vice presidente e direttore operativo. La decisione di vendere le attività legate al core business, uscendo così dalla chimica, sarebbe maturata dopo riflessioni che erano state avviate dai fratelli Radici già prima dell'improvvisa morte di Paolo (il maggiore dei sei figli del Cavalier Gianni) lo scorso 17 settembre ed è legata all'esigenza di assicurare la continuità aziendale di fronte alle sfide dei grandi gruppi internazionali in un mercato globale in continua evoluzione. Difficile pensare a un passaggio generazionale interno alla famiglia, considerato che nessuno dei figli dei tre fratelli Radici ha scelto di entrare nella governance del gruppo.
«Siamo estremamente fieri del percorso di crescita conseguito da RadiciGroup dalla sua fondazione fino ad oggi, l'accordo con Lone Star segna l'inizio di un nuovo capitolo per l'espansione globale», hanno commentato Angelo e Maurizio Radici, a nome anche degli eredi di Paolo. Sottolineando che «l'esperienza di Lone Star nel settore chimico e le sue risorse strategiche, unite alla sua presenza globale, rappresenteranno fattori determinanti nel supportare ulteriormente la crescita del business, garantendo continuità ed eccellenza nel servizio ai clienti».
Di certo, il nome del fondo americano a Bergamo era già conosciuto: nel 2015 aveva infatti rilevato da Investcorp ed Equistone Partners la ex N&W Global Vending di Brembate, oggi diventata Evoca, uno dei maggiori produttori mondiali di macchine da caffè professionali.
Lone Star, partito nel 1995, ha raccolto ad oggi circa 95 miliardi di dollari attraverso 25 fondi di private equity, con investimenti che spaziano in vari settori, tra cui equity, debito, real estate e altri asset finanziari.
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