Lo scudo delle assicurazioni contro rischi e incertezze

Lo scudo delle assicurazioni contro rischi e incertezze

«Salve, leggo sempre i suoi articoli su «il Giornale» oltre a seguirla sui social. Ho visto che ha fatto delle utili riflessioni sulla consulenza finanziaria, cosa ne pensa di fare altrettanto per la cultura assicurativa? In Italia siamo quasi un paese da terzo mondo, pur essendo stati quelli che hanno inventato l'assicurazione e diffusa anche grazie al mezzano di sicurtà. Ogni sviluppo sociale è passato tramite l'assicurazione, trasferire il rischio permette alle imprese e persone di potersi concentrare sul costruire il futuro senza le incertezza e immobilizzazioni di capitali. Insomma credo che aiutare a diffondere la cultura del trasferimento del rischio sia anche un modo per aiutare la collettività a crescere».

Ringrazio Massimiliano per lo spunto di questa settimana che raccolgo volentieri. Come per le banche, nate in Italia, il più antico contratto di assicurazione è stato stipulato a Genova il 13 Maggio 1189, per un trasporto marittimo. Non basta però essere i primi, non serve se poi i dati indicano situazioni negative. Secondo dati di Ania, solo il 6% degli italiani è assicurato sulla premorienza, sugli infortuni la percentuale sale al 24% ma con coperture molto limitate, sulla malattia appena il 4% e sul rischio di non autosufficienza siamo addirittura a un misero 0,5% delle famiglie, insomma, come racconta spesso il professor Paolo Legrenzi, anche in questo settore è necessario che ci sia qualcuno che prenda per mano persone e famiglie e le accompagni verso quel concetto di mutualità che permette di governare le nostre vite, con molta più sicurezza di quanto non si stia facendo.

Non basta. All'interno di un corretto percorso di pianificazione finanziaria la maggior efficienza dei risultati ottenibili in termina di crescita patrimoniale rendono addirittura meno oneroso il costo delle coperture assicurative.

Ma un'analisi fortemente autocritica dovrebbe farlo anche il mercato delle compagnie. Dipenderà anche dal loro approccio? La cultura, la si crea nel tempo, con i corretti comportamenti. E con l'educazione ai corretti comportamenti.

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