"Sondrio partner ideale, risposta al risiko in atto"

Papa: "Poche sovrapposizioni e tante sinergie"

"Sondrio partner ideale, risposta al risiko in atto"
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Un'Ops tira l'altra. È indubbio che un filo ben visibile lega le proposte di aggregazione susseguitesi negli ultimi mesi. Nessuno vuole rimanere indietro e Bper si è trovata costretta a unirsi al plotone di chi vuole prepararsi alle sfide dei prossimi anni con spalle più larghe. «È diventato fondamentale proteggere il nostro posizionamento in Italia alla luce dell'intensa fase di consolidamento in atto», ha affermato ieri l'ad di Bper, Gianni Franco Papa, nello spiegare il cambio di rotta rispetto all'attendismo professato in sede di presentazione del nuovo piano lo scorso ottobre, quando ancora non si era scatenata la girandola di Ops in salsa tricolore. L'offerta di Bper valuta la Popolare di Sondrio 4,3 miliardi e andrebbe a creare il terzo maggior polo in Italia per asset finanziari totali, depositi e prestiti. «Vogliamo costruire un gruppo più forte mettendo insieme due banche che hanno lo stesso dna, che non hanno sovrapposizioni di filiali», ha argomentato il numero uno dell'istituto emiliano rimarcando come le stime di sinergie (290 milioni l'anno) e utili (oltre 2 miliardi al 2027) siano conservative.

La nuova entità avrebbe una potenza di fuoco di circa 2mila filiali, ossia una quota di mercato del 10% (spicca il raddoppio in Lombardia dal 7 al 14%). Il marchio della Popolare di Sondrio sarà preservato nelle aree storiche dove c'è un forte attaccamento, così come è stato fatto con Carige in Liguria.

Banca Popolare di Sondrio, dal canto suo, ha precisato che l'Offerta «non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente concordata» e il cda dell'istituto valtellinese si riunirà martedì 11 per una prima valutazione. «Un'operazione non concordata, a cui il mercato ha reagito apprezzando ulteriormente il nostro titolo e penalizzando quello di Bper», ha scritto l'ad nell'istituto valtellinese, Mario Alberto Pedranzini, in una lettera inviata ai dipendenti. Giovedì 13 è invece in programma il board di Unipol per l'approvazione dei conti 2024 e la compagnia bolognese - azionista di riferimento di entrambi gli istituti - farà a sua volta un primo punto sull'operazione. Papa ha precisato di aver già interloquito con Unipol, come previsto dalla normativa, per verificare l'assenza di elementi ostativi al lancio dell'Ops.

Intanto a Piazza Affari i movimenti opposti di Bper (-7,6%) e Pop Sondrio (+5,4%) ha ribaltato subito - così come successo nelle ultime Ops - il premio del 6,6% proposto da Bper in uno sconto di quasi il 6%. Secondo Equita l'operazione, caratterizzata da un basso rischio di esecuzione, ha «una forte valenza industriale in quanto permetterà di consolidare il posizionamento della combined entity nel Nord Italia».

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