Grecia, Fmi: "Senza riforme serva altri 50 miliardi"

Per salvare Atene dal default c'è bisogno di 50 miliardi di euro. E col Grexit l'Italia perderebbe 11 miliardi di euro

Grecia, Fmi: "Senza riforme serva altri 50 miliardi"

La Grexit (l'uscita della Grecia dall'euro)? Non è così improbabile, anzi. Secondo Standard & Poor's, infatti, c'è circa il 50% di probabilità che Atene decida di abbandonare l'Eurozona.

Ma secondo l'agenzia di rating se il governo greco decidesse per questa drastica soluzione gli effetti saranno "gravi per la Grecia", ma "contenuti" per il resto dell'Unione europea. Nell’immediato, quindi, una Grexit "non dovrebbe avere un impatto sui rating dei Paesi euro grazie ad un’architettura finanziaria più robusta" esistente nell’Eurozona, anche se "nel lungo termine" ci sarebbero conseguenze "difficili da prevedere". Ad esempio, spiega S&P, sui mercati finanziari si potrebbero vedere rialzi degli spread, soprattutto per i Paesi periferici, percepiti più vulnerabili tra quelli dell’Eurozona.

Il discorso non vale per l'Italia, che rischia di rimetterci 11 miliardi di euro di maggiori spese sul debito pubblico. Il nostro Paese, stima S&P, fronteggerebbe l’aumento "più grande in assoluto" all’interno dell’Eurozona, a cui l’addio di Atene potrebbe costare in tutto 30 miliardi nel periodo 2015-2016.

Intando dal Fondo monetario internazionale puntano il dito contro il governo greco, reo di aver portato la Grecia al punto in cui è oggi non attuando immediatamente le riforme economiche necessarie al salvataggio. Secondo l'Fmi, infatti, lo scorso anno si prevedeva un calo del debito greco al 128% del Pil.

Ora il deebito è tornato a viaggiare verso il 150% entro il 2020. Per evitare il default e far fronte all’insostenibilità del suo debito, quindi, Atene avrebbe bisogno di nuovi finanziamenti per almeno 50 miliardi di euro (56 miliardi di dollari) fino al 2018.

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