Una dichiarazione che fa strabuzzare gli occhi e salire il sangue al cervello. "È esagerato andare in panico per i tassi sui titoli di Stato italiani e spagnoli", ha detto una fonte governativa a Berlino in vista del vertice di Bruxelles. Mentre il premier Mario Monti è al lavoro per introdurre l’intervento "automatico" del "Fondi salva Stati" per contenere gli spread dei titoli di Stato sui mercati secondari, i tedeschi minimizzano il problema e rinfacciano a italiani e spagnoli di creare inutili allarmismi. Una presa di posizione che suona più che altro come una presa in giro dal momento che il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi sono alle stelle e i tassi continuano a veleggiare su numeri da capogiro.
La speculazione non allenta la morsa sui titoli di Stato. L'anno scorso l'andamento dei titoli di Stato sono stati usati dall'opposizione e dai poteri forti (italiani ed europei) per far leva sul governo e spingere l'allora premier Silvio Berlusconi a lasciare Palazzo Chigi. L'incarico a Monti ha fatto leggermente abbassare lo spread per alcune settimane, ma adesso siamo punto e a capo: questa mattina il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi equivalenti è salito sopra quota 470 punti base arrivando a toccare i 477 punti con un tasso del 6,25%. La situazione non è certo migliore per la Spagna: lo spread tra i Bonos e i Bund è a 551 punti base con un tasso che ha superato il 7%. E la Germania che fa? Non solo si oppone ad adottare misure che blocchino la speculazione sui titoli di Stato gettando acqua sul fuoco delle aspettative di un scudo anti-spread, ma si schiera pure contro il "catastrofismo" sugli alti tassi di interesse: "È esagerato andare in panico per i tassi sui titoli di Stato italiani e spagnoli".
Per il governo tedesco spetta agli Stati in difficoltà decidere quando e come utilizzare gli strumenti esistenti, mentre c’è scetticismo sulla possibilità di adottare nuovi strumenti. Monti vorrebbe invece proporre al vertice Ue un meccanismo che riduca automaticamente gli spread quando salgono oltre certi tetti. La cancelliera Angela Merkel ha già fatto sapere che non accetterà questa linea.
Il parlamento tedesco è infatti convinto che l'Eurozona ha già a disposizione "un raffinato strumentario", costituito ad esempio dall’Efsf e dall’Esm che sono "a disposizione" dei Paesi in crisi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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