Lo spread torna a diminuire. Sotto i 260 punti, una quota che non toccava da un anno e mezzo, dal luglio 2011, il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi cala, anche grazie a un'asta dei Bot con scandenza a un anno positiva. Il Tesoro ne ha piazzati per 8,5 miliardi, con una richiesta di 15 miliardi. E il rendimento, in calo, si attesta allo 0.864%, un dato percentuale che non si vedeva dal gennaio 2010.
Se su questo fronte la preoccupazione sembra diminuire, a preoccupare sono però i dati che vengono da un altro settore, quello dell'occupazione. È Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo, a dire in un'audizione al Parlamento euripeo che "nell'area euro la disoccupazione supera l'11 per cento", un dato sufficiente a dire che si sta sottovalutando "l'enorme tragedia".
In Italia è il segmento più giovane quello che va tenuto d'occhio, a fronte di una situazione generale che resta in sostanza stabile. Il tasso relativo al mese di novembre parla del 37,1% delle persone tra 15 e 24 anni senza un lavoro. A cercare un'occupazione 641mila giovani (10,6%).
Considerando l'intera popolazioni gli italiani disoccupati a novembre sono 2,9 milioni. Il dato cala leggermente rispetto al mese precedente. Duemila persone in meno sono senza un lavoro. Su base annua la crescita della disoccupazione è quantificabile in 507mila persone.
"Salario minimo in tutti i Paesi della zona euro"
Juncker ha auspicato anche un ritorno alla "dimensione sociale dell'unione economica e monetaria, con misure come il salario minimo in tutti i Paesi". Se non si arrivasse a una soluzione del genere "perderemmo credibilità e approvazione della classe operaia, per dirla con Marx".
Ha poi chiesto ai governi di non sottovalutare la crisi, pensando che sia cosa passata. "I tempi che viviamo - ha detto - sono difficili. Non dobbiamo dare all'opinione pubblica l'impressione che il peggio sia alle nostre spalle".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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