Trimestrale di Stellantis, la prima del 2023 e l'ultima per Richard Palmer, il cfo che sta per lasciare dopo 20 anni il gruppo (allora Fiat, quindi Fca). A lui viene riconosciuto un ruolo importante nei due passaggi cruciali dell'ex Lingotto: le nozze con Chrysler e quelle con Psa. Un addio, quello del manager, che coincide con un buon avvio d'anno di Stellantis: ricavi netti per 47,2 miliardi (+14%) e consegne consolidate pari a 1,476 milioni (+7%).
Tutti risultati superiori alle attese. Le vendite globali di auto elettriche sono salite del 22%, rispetto al primo trimestre 2022, e ulteriori 9 veicoli a batteria saranno sul mercato quest'anno. Oggi, tra l'altro, va in pagamento il dividendo ordinario di 1,34 euro per azione approvato dall'assemblea degli azionisti. «Stellantis ha iniziato il 2023 con vigore, mantenendo lo slancio di un eccellente 2022», il commento di Palmer.
Notizie importanti riguardano Maserati, le cui vendite sono raddoppiate, passando da 4.300 a 8.400 unità (+95%) con un +65% alla voce fatturato: 691 milioni. Gli effetti delle novità Grecale e GranTurismo si fanno sentire. «Nonostante la situazione macro complessa», Palmer ha confermato la guidance per il 2023 con un margine operativo adjusted a due cifre e un flusso di cassa industriale positivo.
La Borsa (-1,87% il titolo) ha però guardato soprattutto al calo dei prezzi di vendita delle auto sul mercato Usa in scia alle strategie di Tesla («mosse che non impattano sulle nostre posizioni», la rassicurazione del cfo). A sostituire Palmer sarà la manager Natalie Knight.
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