A gennaio aveva provato a resistere, rifiutando l'offerta di 5,3 miliardi di dollari, ora però il board di Sharp ha accettato e passa sotto il controllo di Foxconn, multinazionale taiwanese che produce componenti per Apple e molti altri colossi tecnologici in tutto il mondo. L'acquisizione dovrebbe aggirarsi sui 6,2 miliardi di dollari. Sharp, che da tempo navigava in cattive acque, diventa la prima azienda grande elettronica giapponese ad essere controllata da un gruppo straniero.
Secondo l’agenzia Kyodo News, Hon Hai, più conosciuta con il nome Foxconn, approverà un aumento di capitale di Sharp e rileverà le azioni privilegiate in mano ai creditori della società. Il debito dell’azienda con sede a Osaka ammonta a circa 500 miliardi di yen, e già a maggio dell’anno scorso era stato annunciato un piano di salvataggio delle banche da 200 miliardi (1,2 miliardi di euro).
Il conglomerato taiwanese è specializzato nell’assemblaggio di componenti utilizzate per gli iPhone, e collabora con la stessa Sharp nella produzione di
schermi LCD nello stabilimento giapponese del Kansai. L’offerta concorrente per rilevare Sharp da parte della Network Corporation, una cordata promossa dal governo nipponico, ammontava a meno della metà di quella di Foxconn- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.