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Trump rilancia i dazi alla Cina e le borse vanno giù

La decisione di Trump di mettere nuovi dazi sui prodotti cinesi (+10% da settembre, che si aggiunge ai balzelli già annunciati in precedenza) manda in fibrillazione i mercati finanziari

Trump rilancia i dazi alla Cina e le borse vanno giù

I mercati finanziari reagiscono male dopo che il presidente degli Stati Uniti ha annunciato nuovi dazi sulle importazioni dalla Cina, fissando una tassa del 10% su altri prodotti sino ad ora esclusi, per un valore di 300 miliardi di dollari dal primo settembre. La borsa di Londra arretra dell’1,5% a 7.470 punti. A Milano l’indice Ftse Mib a -2% e 21.122 punti. Francoforte scende dell’1,79% a 12.004 punti e Parigi del 2,34% a 5.427 punti. Fibrillazione anche nei mercati asiatici: Tokyo chiude in calo del 2,1%. Hong Kong perde il 2,19% e Shanghai l’1,5%.

Nei mercati c'è nervosismo e inquietudine, considerato anche che i nuovi dazi potrebbero salire al 25%. Le tariffe doganali annunciate vanno ad aggiungersi a quelle già in vigore del 25% su 250 miliardi di import cinese. In pratica tutte le importazioni dalla Cina agli Usa sono tassate. L’annuncio è arrivato alla fine di un giro di negoziati che si è svolto a Shanghai, dopo il quale la Casa Bianca aveva detto che ce ne sarebbe stato un altro a Washington all’inizio di settembre. Ma secondo Trump le trattative non si stanno muovendo abbastanza velocemente, e così ha deciso di dare un'accelerata. C'è attesa, intanto, sul fronte macroeconomico, per i dati che arriveranno da Oltreoceano, soprattutto per quanto riguarda il rapporto sul mercato del lavoro per il mese di luglio.

In rialzo i prezzi del petrolio. Sul mercato asiatico i future sul Light crude Wti avanza di 96 cent a 54,91 dollari e quelli sul Brent crescono di 1,35 dollari a 61,85 dollari al barile.

Secondo alcuni operatori di borsa c'è il sospetto che la mossa di Trump sia dettata (anche) dal desiderio di mettere pressione a Jerome Powell, capo della Federal Reserve, nella speranza che abbassi ancora i tassi di interesse sul denaro.

Spread

in netto rialzo: il differenziale Btp italiani e Bund tedeschi, dopo aver oltrepassato la soglia dei 200 punti ed aver chiuso ieri a 201,6, apre la seduta a 208,6 punti base. Il rendimento del decennale sale al 1,597%

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