Volkswagen si fa beffe dei clienti europei: non saranno risarciti

L'ad Müller: "Un rimborso di questa entità ci schiaccerebbe". Bruxelles: "Vw paghi"

Volkswagen si fa beffe dei clienti europei: non saranno risarciti

Doccia fredda sui possessori europei di uno dei veicoli del Gruppo Volkswagen risultato non in regola con le emissioni a causa della centralina taroccata. Il ceo Matthias Müller ha fatto sapere che non ci saranno risarcimenti a favore dei clienti europei sulla falsariga di quanto è stato invece deciso negli Stati Uniti: 14,7 miliardi di dollari per chiudere il «dieselgate». Müller, in un'intervista a Die Welt e all'indomani della richiesta della commissaria Ue all'Industria, Elzbieta Bienkowska, di replicare anche in Europa l'accordo raggiunto negli Usa, ha chiaramente detto che «non c'è bisogno di un matematico per capire che un rimborso danni di questo tipo schiaccerebbe Volkswagen». Nel Vecchio continente, infatti, i veicoli coinvolti sono circa 8,5 milioni rispetto ai «soli» 475mila sul mercato americano e oggetto della maxi-compensazione.

Da Bruxelles, intanto, la commissaria all'Industria, Elzbieta Bienkowska, dopo aver incontrato Müller, resta ferma sulle sue posizioni: «Volkswagen dovrebbe risarcire gli automobilisti europei che hanno acquistato un'auto del gruppo per ripristinare la fiducia nel settore auto europeo». Consumatori all'attacco in Italia. Per Paolo Martinello, presidente di Fondazione Altroconsumo, «quanto sta accadendo la dice lunga su come è messa l'Ue in fatto di difesa dei consumatori in materia di class action. «La decisione di Volkwswagen - aggiunge - da una parte arrecherà nuovi danni alla sua immagine; dall'altra, però, è ben calcolata: è vero che il gruppo si espone a numerose cause ma, alla fine, quello che dovrà nel caso pagare sarà di gran lunga inferiore all'esborso pattuito negli Usa. Prima di metà agosto, comunque, l'Antitrust si dovrà pronunciare sull'aspetto sanzionatorio, cioè sull'ipotesi di pratica scorretta».

Dura la replica a Müller dell'Unione nazionale consumatori, la quale chiede l'intervento diretto del premier Matteo Renzi visto l'immobilismo del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio: «Una vergogna, una vigliaccata - tuona il segretario Massimiliano Dona -: a differenza che in America, le autorità italiane ed europee sono rimaste alla finestra a guardare, mentre i consumatori pagano il fatto di non avere a disposizione una vera class action con danno punitivo come negli Stati Uniti. Che gli italiani e gli europei fossero considerati da Volkswagen come cittadini di serie B, rispetto agli americani, era già evidente, e noi stessi lo avevamo anche denunciato, ma che a Wolfsburg avessero anche la sfrontatezza di ammetterlo pubblicamente è francamente troppo».

«Altroconsumo» sta intanto verificando, dal punto di vista tecnico, gli effetti delle riparazioni sulle automobili del Gruppo Volkswagen già richiamate. «Tra alcuni giorni - afferma Martinello - renderemo pubblici i riscontri».

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