Green fa rima con Businness. Parola di Eamonn Kennedy, Practice Leader IT Services presso Ovum, società inglese che analizza l'impatto commerciale delle tecnologia e i cambiamenti nel mercato delle telecomunicazioni, dei software e dei servizi IT. Ovum, che ha uffici a nelle maggiori città del mondo, studia i cambiamenti, le minacce e le opportunità del mondo dell’IT e delle telecomunicazioni fornendo alle aziende leader in Europa informazioni a tal riguardo.
Oggi -dice Eamonn- c'è grande preoccupazione riguardo i cambiamenti climatici e gli strumenti per fermarli e invertirli. Gli interventi sono per lo più guidati da agenzie pubbliche mentre le aziende hanno un ruolo limitato. E' però altrettanto evidente secondo Kennedy che nessuna azienda, nè pubblica nè privata, rimarrà immune dall'impatto dei cambiamenti climatici. Le aziende devono fare la loro parte e il settore dell'IT può aiutarle a migliorare l'impronta ecologica. Facendo leva su argomenti che le aziende possono facilmente comprendere-prosegue Kennedy- l'industria dell'IT e i suoi clienti possono agire contro i cambiamenti climatici mentre, allo stesso tempo, sviluppano i loro interessi di business.
Molte aziende oggi, tuttavia, sono ben lontane dall'essere efficienti nell'utilizzo delle loro infrastrutture IT. Le inefficienze -sostiene Kennedy- sono presenti in diverse aree: macchine inutilizzate che consumano elettricità; datacenter che viaggiano con basse percentuali di utilizzo; sistemi di alimentazione e di raffreddamento datati che consumano troppa energia; processi di business vecchi che non sfruttano l'IT come potrebbero. Le aziende per fortuna sono motivate ad affrontare questi problemi perché ne vedono la convenienza. Molte di loro, però, devono ancora comprendere non solo come migliorare l'efficienza del loro IT, ma anche come l'IT può migliorare l'efficienza aziendale. E' solo eliminando i processi inutili, automatizzando con efficacia, con un uso intelligente dell'IT, che, secondo Kennedy, le aziende possono diventare più sostenibili ambientalmente e dal punto di vista finanziario.
Qualunque sia il risultato che si raggiungerà a Copenhagen- conclude Kennedy- l'industria dell'IT e i suoi clienti avranno a che fare, nel 2010, sostanzialmente con le stesse considerazioni del 2009: gli investimenti andranno solo verso quelle soluzioni che verranno considerate di buon senso.
"Essere semplicemente "green" – dice Kennedy- non sarà più sufficiente: dovremo essere "green" in un modo che abbia senso dal punto di vista aziendale". È una frase semplice, ma che dovremo tenere a mente se siamo davvero intenzionati ad agire in modo sostenibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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