Ancora un altro attacco. Ancora un caduto in Afghanistan. I nostri militari sono stati attaccati a sud di Herat mentre erano impegnati in un'operazione di pattugliamento con l'esercito afgano. Tre i feriti. Il caporale Tiziano Chierotti, 24 anni, non ce l'ha fatta. Troppo gravi le ferite riportate all'addome.
Dal 2004, anno dell'inizio della missione Isaf, a oggi sale a 52 il numero dei nostri caduti. Più di sei all'anno. Attentati, scontri a fuoco, incidenti, malori e anche suicidi. L'Afghanistan fa terra bruciata dei nostri soldati.
Il 3 ottobre 2004, il primo a cadere mentre viaggiava, insieme ad altri quattro soldati, in un veicolo finito fuori strada è stato il caporal maggiore Giovanni Bruno. L'anno dopo, il 3 febbraio 2005, un velivolo civile in volo da Herat a Kabul precipita a 60 chilometri sud-est dalla capitale. A bordo c'è il capitano di vascello Bruno Vianini, effettivo al Comando Interforze Operazioni Forze Speciali, che perde la vita.
Nello stesso anno, l'11 ottobre, a causa di un altro incidente muore il caporal maggiore capo Michele Sanfilippo. Nel 2006 sono cinque i militari che non torneranno a casa. Il 5 maggio, a seguito dell'esplosione di un ordigno al passaggio di una pattuglia del contingente, muiono il capitano Manuel Fiorito e il maresciallo capo Luca Polsinelli. Il 2 luglio, il colonnello Carlo Liguori muore per un malore. Il 20 settembre, in un incidente stradale a Kabul, perde la vita il caporal maggiore Giuseppe Orlando. Il 26 settembre, un altro ordigno esploso al passaggio di una pattuglia, nel distretto di Chahar Asyab, a circa 10 km a sud di Kabul, uccide il caporalmaggiore capo scelto Giorgio Langella e il caporal maggiore Vincenzo Cardella.
Il 4 ottobre 2007, l'agente del Sismi Lorenzo D'Auria muore a seguito delle ferite riportate durante la sua liberazione dai talebani, avvenuta il 24 settembre dello stesso anno. Il 24 novembre un kamikaze si fa esplodere a 15 chilometri a ovest di Kabul e uccide il maresciallo capo Daniele Paladini. Nel 2008, il 13 febbraio, il maresciallo Giovanni Pezzulo perde la vita in un attentato nella valle di Uzeebin, a 60 km da Kabul. Il 21 settembre, a causa di un malore, a Herat muore il caporal maggiore Alessandro Caroppo, dell'Ottavo Reggimento Bersaglieri di Caserta.
Nel 2009, il 15 gennaio, Arnaldo Forcucci, maresciallo dell'Aeronautica, viene stroncato da un infarto. Il 14 luglio, a 50 km da Farah, un attentato costa la vita al caporalmaggiore Alessandro Di Lisio. Il 17 settembre, un altro attentato a opera di un kamikaze provoca la morte di sei paracadutisti della Folgore: Antonio Fortunato, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Massimiliano Randino, Roberto Valente e Gian Domenico Pistonami.
Il 15 ottobre, durante uno spostamento notturno da Herat a Shindad, un Lince si ribalta: muore il caporal maggiore Rosario Ponziano.
Nel 2010, precisamente il 26 febbraio, un funzionario dell'Agenzia di informazione e sicurezza esterna (Aise, ex Sismi), Pietro Antonio Colazzo, viene ucciso nel corso di un attentato suicida a Kabul. Il 17 maggio, un veicolo blindato salta in aria su un ordigno: muiono il sergente Massimilano Ramadù e il caporal maggiore Luigi Pascazio. Il 23 giugno, il caporal maggiore Francesco Saverio Positano perde la vita a Shindad per un forte trauma cranico. Il 25 luglio, il capitano dei carabinieri Marco Callegaro muore a Kabul, probabilmente suicida, con un colpo d'arma da fuoco. Il 28 luglio, l'esplosione di un ordigno improvvisato (Ied) provoca la morte di due specialisti del Genio, Mauro Gigli e Pierdavide De Cillis.
Il 17 settembre, nella provincia di Farah, in un attentato muore l'incursore Alessandro Romani. Il 9 ottobre, l'esplosione di un ordigno al passaggio di un convoglio provoca la morte di quattro caporal maggiori degli alpini, Sebastiano Ville, Gianmarco Manca, Marco Pedone e Francesco Vannozzi.
L'ultimo giorno del 2010, il caporal maggiore Matteo Miotto rimane ucciso per il colpo di un cecchino nell'avamposto Snow nella valle del Gullistan.
Nel 2011, il 18 gennaio, il caporal maggiore Luca Sanna perde la vita nell'avamposto di Bala Murghab, nell'ovest del Paese. Il 28 febbraio, l'esplosione di un ordigno nei pressi di Shindad provoca la morte del tenente Massimo Ranzani. Il 4 giugno, il tenente colonnello dei carabinieri, Cristiano Congiu, intervenuto per difendere una donna americana, viene ucciso in una località della valle del Panshir.
Il 2 luglio, il caporal maggiore Gaetano Tuccillo muore per l'esplosione di un ordigno nel villaggio di Chagaz, 16 chilometri a ovest di Bakwa. Dieci giorni dopo perde la vita il primo caporal maggiore Roberto Marchini, dell'8° Reggimento genio guastatori della Folgore. Il 25 luglio, a seguito delle ferite riportate in uno scontro a fuoco, muore il caporalmaggiore Davide Tobini.
Il 23 settembre, il tenente Riccardo Bucci, 34 anni, in servizio presso il Reggimento Lagunari Serenissima di Venezia, il caporal maggiore scelto Mario Frasca, 32 anni, in servizio presso il quartier generale del Comando delle Forze operative terrestri di Verona e il caporal maggiore Massimo Di Legge, 28 anni, in servizio presso il Raggruppamento logistico centrale di Roma, perdono la vita in un incidente stradale nei pressi di Herat.
E si arriva infine al 2012. Il 13 gennaio, un malore uccide il tenente colonnello Giovanni Gallo. Il 20 febbraio, il caporal maggiore capo Francesco Currò, il Primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo e il Primo caporal maggiore Luca Valente muoiono in un incidente stradale nei pressi di Shinbad. Il 24 marzo, un attacco a colpi di mortaio contro la Fob (Forward Operative Base) 'Ice' in Gulistan, uccide il sergente Michele Silvestri, 33 anni, del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta.
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