Il nuovo arcivescovo di Canterbury Justin Welby aveva invitato i religiosi della Chiesa d’Inghilterra, riunita nel sinodo generale, a «portare a termine il lavoro» sull’ordinazione delle donne vescovo. Ma il segnale è arrivato forte e chiaro, per Welby (che ufficialmente assumerà la guida a marzo del 2013): il sinodo a detto no.
Il voto era atteso, e storico. Oggi il neoarcivescovo aveva anche tenuto un discorso per spingere il sinodo a decidere per il sì: «È arrivato il momento di portare a termine il lavoro e votare a favore di questa misura... La Chiesa d’Inghilterra ha anche bisogno di mostrare come sviluppare la sua missione nella diversità e non nella divisione». Un appello chiaro, rimasto però inascoltato. Una doccia fredda per Welby e per il suo predecessore Rowan Williams, ma anche una decisione netta da parte del sinodo che non ha voluto «rompere» su un tema su cui si discute da molti anni e che da sempre accende il dibattito.
La questione delle donne vescovo era infatti uno degli argomenti più «caldi» per il sinodo generale della Chiesa di Sua Maestà, oltre alla celebrazione delle nozze gay. Tanto è vero che i lavori si sono aperti ieri in un clima di tensione e fra dibattiti accesi e lunghissimi. L’arcidiacono di Dorkin Julian Henderson ieri aveva invitato a «comportarsi con grazia», «qualunque sia l’esito del voto».
Secondo i sostenitori del documento a favore delle donne vescovo, il testo era «il migliore possibile»: «Se non passa questa volta - avevano avvertito - perderemo altri anni nel raggiungimento di questo importante traguardo».
Lo stesso arcivescovo di Canterbury uscente Rowan Williams ha combattuto molto, negli ultimi anni, per arrivare a questo voto storico. Che resta comunque decisivo, ma volta le spalle alla rottura: per le donne vescovo non ci sarà ancora spazio, nella Chiesa d’Inghilterra.
twitter: @ele0norab
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.