L'Italia non ratifica il matrimonio Concia ricorre alla Corte europea

L'Italia non ratifica il matrimonio Concia ricorre alla Corte europea

Roma«Speravamo tenessero conto delle sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione, che soppesassero il fatto che siamo in Europa e che mia moglie è di nazionalità tedesca e che l'ho sposata lì. Niente». Delusa ma con nessuna intenzione di arrendersi, l'onorevole Anna Paola Concia commenta così la decisione della prima sezione del Tribunale civile di Roma di rigettare la richiesta di trascrizione, da lei inoltrata, del suo matrimonio con Ricarda Trautmann, celebrato a Francoforte nell'agosto del 2011. Praticamente carta straccia. «I motivi - scrivono i giudici - sono da ricercare nel vuoto legislativo che contraddistingue la materia». Dunque, ci si può lavorare, ma solo con l'aiuto dell'Europa che potrebbe multare l'Italia. E ieri pomeriggio alle 16 durante una conferenza con la stampa ha annunciato la decisione di presentare ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo. «Ci sarà anche Ricarda» dice Concia che rimarca le disparità di trattamento della materia in Germania e in Italia. «Ma - prosegue - qui in Italia la battaglia continua. Dobbiamo fare una legge, perché, come potete constatare, è davvero necessaria per allinearci ai Paesi civili».
Una situazione «allucinante», secondo la deputata Pd, che la accomuna alla coppia gay che ieri sera ha esordito sul palco di Sanremo: «Si sposano il 15 – ha spiegato Concia – ma nessuna istituzione riconoscerà il loro legame. Ricarda ed io abbiamo il problema che la nostra famiglia è in due Paesi diversi: lei vive in Germania. Abbiamo due Paesi e due situazioni di diritti diverse: lei all'anagrafe tedesca si chiama Ricarda Concia». Ricarda, racconta la Concia, è una criminologa affermata: «È a capo di un grosso studio che si occupa di recupero dei condannati, è una persona stimata. In Germania non abbiamo avuto problemi: ci siamo sposate al Comune di Francoforte e la registrazione è stata immediata. Qui in Italia la battaglia continua, bisogna fare una legge». Concia e Trautmann si sono conosciute a Roma e dal 2009 convivono in un appartamento della Capitale. Poi nel 2011 le nozze a Francoforte. Da sempre la deputata Pd si è prodigata a favore dei diritti degli omosessuali e le sue battaglie le sono costate insulti e aggressioni.

L'ultima nell'aprile 2011, quando un uomo l'assalì mentre era in compagnia di Ricarda, urlando: «Lesbiche nei forni». Per ora, in assenza di legge in materia, i giudici romani hanno dovuto negarle il diritto di vedere riconosciuta la sua unione. Per ora.

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