Madagascar, folla lincia due stranieri Bruciati vivi: "Trafficavano organi"

Due cittadini francesi sono stati torturati e bruciati vivi oggi dalla popolazione locale nell’isola di Nosy be. Gli stranieri erano accusati di trafficare organi

L'isola di Nosy Be in Madagascar
L'isola di Nosy Be in Madagascar

Madagascar, spiaggia di Ambatoloaka. Una lingua di sabbia bianchissima e finissima dell'isola di Nosy Be, la nota località turistica. Questo paesaggio idilliaco è stato teatro di un tremendo linciaggio da parte di una folla inferocita nei confronti di due francesi, accusati di essere trafficanti d'organi.

La furia omicida sarebbe stata scatenata dal ritrovamento del cadavere di un bambino di otto anni che aveva lingua e genitali tagliati. L'orrenda scoperta avrebbe surriscaldato violentemente gli animi, già duramente provati da simili precedenti vicende di crimine organizzato. "Hanno scatenato una caccia all’uomo e ucciso i due europei", riferisce il vicecomandante della gendarmeria, Guy Bobin Randriamaro.

Ieri erano scoppiati i primi scontri a Hell Ville, capoluogo dell'isola, in seguito alla denuncia della scomparsa del piccolo. La tensione aveva subito raggiunto livelli elevati e c'era stato un assalto al commissariato di polizia dove era stato rinchiuso uno dei due sospettati. Nel tumulto generale c'era stata anche una vittima.

I media locali riferiscono che nel frigorifero dell'appartamento in cui alloggiavano i due europei sarebbero stati ritrovati organi umani. La caccia all'uomo si è conclusa stamane sulla spiaggia: i due stranieri avrebbero confessato, sotto tortura della folla, di essere i responsabili dell'omicidio del bimbo e sarebbero stati in seguito bruciati vivi.

L'ambasciata francese ha confermato ufficialmente: "Ci affidiamo alla giustizia malgascia affinchè faccia luce sulle circostanze esatte dell’accaduto e prenda le

misure necessarie per assicurare la sicurezza dei nostri residenti sul posto".

Parigi raccomanda inoltre ai turisti presenti a Nosy Be di non spostarsi e ha fatto chiudere temporaneamente la scuola francese dell’isola.

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