Tragedia in Sud Corea, altre 4 persone in arresto

Continuano ad aumentare le vittime. Spunta la trascrizione degli ultimi drammatici momenti a bordo

Tragedia in Sud Corea, altre 4 persone in arresto

Aumenta il tragico bilancio del naufragio del traghetto sudcoreano Sewol mentre con il passare delle ore e l’emergere di nuovi dettagli sulla tragedia, diventa sempre più intensa la protesta dei famigliari delle vittime e dei dispersi. Le vittime accertate sono finora 64 e i dispersi, secondo quanto riferito dalla guardia costiera, sono 244. Sul totale delle 476 persone che mercoledì mattina si trovavano a bordo del Sewol al largo della costa meridionale della Corea del Sud 174 sono sopravvissute. Bilanci, questi, destinati a cambiare man mano che i sub estraggono i cadaveri rimasti intrappolati nelle cabine del traghetto.

Gli ultimi momenti del traghetto

Oggi la polizia sudcoreana ha arrestato oggi altri quattro membri dell’equipaggio. E, mentre le autorità hanno chiesto il prolungamento del fermo del comandante, il 69enne Lee Joon-seok che ha impiegato 40 minuti per decidere l’evacuazione dei passeggeri, e di altri due membri dell’equipaggio, il timoniere 55enne e il terzo ufficiale al comando al momento dell’incidente, la 26enne identificata solo con il cognome Park, con scarsa esperienza, emerge la trascrizione degli ultimi drammatici momenti a bordo. Un membro dell’equipaggio non identificato chiede ripetutamente a un funzionario dei servizi di salvataggio se gli aiuti stavano arrivando: "Stiamo affondando, non riusciamo più a muoverci, mandate soccorsi". In un altro messaggio un altro membro dello staff fa invece sapere che il sistema era andato in tilt e che quindi non era possibile neanche avvisare i passeggeri di indossare i giubbetti di sicurezza. "Ma si riuscirà a portarli in salvo?", grida qualcuno. "Fategli mettere il giubbetto almeno galleggeranno" è la risposta di qualcunaltro.

Il presidente: "Un omicidio intollerabile"

È durissimo il giudizio della presidente Park Geun-hye: "Gli atti di capitano e alcuni membri dell’equipaggio sono del tutto incomprensibili e inaccettabili, equivalgono all’omicidio". In un incontro con politici e collaboratori, Park ha fortemente criticato il capitano e alcuni membri dell’equipaggio per aver lasciato centinaia di passeggeri e abbandonato la nave che stava affondando. Poi, di fronte al disappunto dell’opinione pubblica e soprattutto alla rabbia di genitori e parenti degli oltre 200 studenti ancora dispersi per la gestione della crisi e dei soccorsi, la presidente ha promesso che saranno scoperte e chiarite "tutte le irregolarità e le responsabilità" nelle operazioni a bordo della nave "sia penali sia civili", a prescindere da ranghi o posizioni.

Park, nel resoconto dell’agenzia Yonhap, ha ammesso "seri problemi" alla risposta iniziale del governo al disastro, che annovera oltre 300 tra morti e dispersi. Tuttavia, ha concluso, "il comportamento di capitano e alcuni membri dell’equipaggio è inconcepibile dal punto di vista del senso comune e non deve essere tollerato".

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