Euro 2012, Napolitano tifa Italia con un video

Il nostro Paese favorito per l’assegnazione. Croazia-Ungheria e Polonia-Ucraina le rivali In caso di parità decide Platini

Euro 2012, Napolitano tifa Italia con un video

Il primo ad arrivare a Cardiff è stato Giancarlo Abete, presidente della federcalcio da un paio di settimane. Scortato da un prudente ottimismo che è nella natura del dirigente atteso al primo impegno politico del suo mandato: strappare all’Uefa il sì per ottenere l’organizzazione degli europei targati 2012 contro Croazia-Ungheria, coppia battuta in partenza e Ucraina-Polonia pronte a schierare Shevchenko (e il presidente della Repubblica Viktor Yushchenko) da una parte e dall’altra Lech Walesa autore di una lettera personale inviata al neo-presidente dell’Uefa, Michel Platini. «Arriviamo all’appuntamento con grande umiltà ma nella consapevolezza di aver fatto un grande lavoro» la fiducia di Abete viene trasferita subito ai colleghi dell’Uefa impegnati in una valutazione tecnica dei dossier delle tre candidature (45 minuti ciascuno per illustrare la documentazione più 15 riservate a domande e risposte). Meglio controllare da vicino l’operato di Grigorij Surkis, membro ucraino dell’esecutivo Uefa. Con Carraro, esponente italiano, non parteciperà alla votazione ma sa come muoversi e quali corde toccare per procurarsi qualche voto in più tra i dodici colleghi chiamati ad esprimere il verdetto definitivo atteso per mercoledì mattina.
Sulla scia di Abete, oltre alla folta delegazione azzurra, impreziosita da Marcello Lippi ct mondiale unico testimonial, per una volta il calcio italiano è riuscito a schierare tutto il Paese. E non si tratta di una banale citazione retorica. Perché all’arrivo del ministro Giovanna Melandri, e al tifo confessato da Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi a nome dell’opposizione, si è aggiunto il videomessaggio di Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica: andrà in onda durante la presentazione della candidatura italiana. In collaborazione con l’ambasciata italiana in Galles, davanti al City Hall di Cardiff, sede del municipio, sarà esposto il grande pallone con le firme dei tifosi italiani raccolte nei giorni scorsi a Roma. Sarà l’unica nota di colore, profilo molto basso per evitare polemiche e contraccolpi. «Calciopoli due? Non esiste, sapevamo da sempre di questo filone di indagini e di sicuro non influiranno sul giudizio dell’Uefa» la convinzione di Luca Pancalli, vice-presidente del Coni e probabile presidente del comitato organizzatore (al suo fianco ci sarà Gigi Riva). «Se l’Italia venisse scelta a Cardiff, di sicuro saranno effettuate scelte diverse rispetto a Italia ’90» è l’anticipazione del ministro Melandri.

Riferimento diretto all’idea di provvedere alla ristrutturazione degli stadi coinvolti e alla costruzione di altri due nuovi (Napoli e Palermo) attraverso risorse di privati. In caso di parità di voti (nel primo scrutinio ci vuole la maggioranza assoluta, 7 su 12 cioè), a decidere sarà il voto di Platini, il presidente.

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