I socialisti non ci stanno simpatici, anzi pensiamo che siano la causa della maggior parte delle disgrazie europee. Neppure la presidente uscente del governo europeo Ursula von der Leyen sprizza simpatia, potendo sarebbe meraviglioso, pensando alla nuova guida dell'Unione, fare a meno degli uni e dell'altra. Nonostante l'ottimo risultato delle varie destre europee, pare però che non ci siano i numeri per mettere su una maggioranza di centrodestra pilotata da quel Partito popolare che raggruppa tutti i partiti moderati (tranne quello di Macron). Questioni complicate, fatte di veti e controveti, che per spiegarle non basterebbe un giornale intero. Il tema che quindi si impone è il seguente: può l'unico leader europeo che ha vinto le elezioni, Giorgia Meloni, mettersi all'opposizione in Europa? Può il partito italiano principale, Fratelli d'Italia, chiamarsi fuori dalla cabina di regia che deciderà le sorti dell'Europa per i prossimi decisivi e complicati cinque anni perché «noi mai più con i socialisti» o perché «Ursula non ci piace»? Non so che risposte darà a queste domande nei prossimi giorni Giorgia Meloni. Certo ha una grande responsabilità, quella di tenere l'Italia in partita a prescindere dalle appartenenze politiche dei singoli interlocutori. È nello stile della donna, che non si è chiesta se Joe Biden fosse di destra o di sinistra ma se l'America debba o no essere nostro interlocutore privilegiato e strategico; non se il presidente tunisino o quello albanese siano sinceri democratici, ma se utili alla causa italiana. Quella che sta affascinando gli italiani è una nuova destra che si è liberata dai fantasmi che ancora aleggiano nei suoi estremi, che ha superato gli slogan facili del populismo demagogico, che ha dimostrato di saper stare seduta alla pari a tavoli importanti. E allora perché non immaginare che un'operazione simile sia possibile anche in Europa, con o senza socialisti, con o senza Ursula perché i percorsi si costruiscono un passo alla volta.
Chi vuole inchiodare Fratelli d'Italia al destino di tutte le destre europee indistintamente ha uno scopo preciso: togliersi dai piedi il più possibile Giorgia Meloni. Non sapendo che la donna ha uno scarso spirito decoubertiniano: l'importante non è solo partecipare, serve vincere.
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