Trovato l'accordo per il bis della Von der Leyen alla Commissione europea

La tedesca si avvia a rinnovare il suo mandato di presidente della Commissione europea: dopo qualche giorno di trattativa, i vertici avrebbero trovato l'accordo

Trovato l'accordo per il bis della Von der Leyen alla Commissione europea
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A Bruxelles sembra esserci l'accordo di massima per la riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. È l'agenzia tedesca Dpa a rivelare i movimenti ai vertici dell'Unione europea, che stano definendo tutte le posizioni. Sembra essere fatta anche per il portoghese Antonio Costa come presidente del Parlamento europeo e per Kaja Kallas, premier lettone, come Alto Rappresentante dell'Unione Europea. Il prossimo passo sarà quello di portare la nomina ai voti, ma con l'accordo di massima già raggiunto non ci dovrebbero essere problemi per von der Leyen a raggiungere una maggioranza qualificata rafforzata dei leader dell'Ue, che rappresenti almeno 20 Paesi e il 65% della popolazione dell'Unione Europea.

L'accordo è stato raggiunto in una videoconferenza tra i sei negoziatori della cosiddetta maggioranza Ursula: il premier polacco Donald Tusk e quello greco Kyriakos Mitsotakis in rappresentanza del Ppe; il premier spagnolo Pedro Sanchez e il cancelliere tedesco Olaf Scholz in rappresentanza dei socialisti; il presidente francese, Emmanuel Macron, e il primo ministro olandese uscente, Mark Rutte, per i liberali. I tre nomi concordati soddisfano bene i criteri di equilibrio di genere (due donne e un uomo), origine geografica (una estone, una tedesca e un portoghese) e colore politico (una popolare, un socialista e una liberale). Restano fuori dai giochi, nonostante abbiano preso più voti dei socialisti, i conservatori.

Tuttavia, uno dei sei negoziatori ha contattato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per garantirle, come da lei richiesto, un portafoglio importante nella prossima Commissione europea. I negoziatori hanno dato il consenso all'avvicinamento di von der Leyen a Meloni ma a patto che questo avvenga come premier italiano, non come leader del partito Fratelli d'Italia. Il risultato ottenuto da Fratelli d'Italia alle europee è stato ben oltre le aspettative ma, soprattutto, FdI è stato il partito maggiormente votato tra quelli dei leader, he per la maggior parte sono stati sconfessati dai loro elettori.

Secondo il Frankfurter Allgemeine Zeitung, von der Leyen dovrebbe parlare con Meloni del futuro portafoglio italiano nella Commissione Ue, ma non dovrebbe condurre le trattative sulla base del programma del suo partito.

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