Il falso d'autore di Maurensig vale doppio

È difficile che un libro di Paolo Maurensig deluda: l'autore della Variante di Lüneburg sfoggia da anni una naturale dimestichezza con alcune dimensioni essenziali del "romanzesco"

Il falso d'autore di Maurensig vale doppio

È difficile che un libro di Paolo Maurensig deluda: l'autore della Variante di Lüneburg sfoggia da anni una naturale dimestichezza con alcune dimensioni essenziali del «romanzesco», mistero, snobismo e passioni amorose si danno il cambio sulla pagina e in più - ma solo ogni tanto e senza darsi troppe arie - apre una botola sugli abissi della condizione umana.

Stavolta lo sfondo della vicenda è la Venezia preraffaellita di fine Ottocento, ma per salire sulla macchina del tempo di Pimpernel (Einaudi) bisogna superare alcuni preliminari. Uno scrittore che rassomiglia molto allo stesso Maurensig, ottenuto un discreto successo di vendite, è tentato di cambiare mestiere. Vorrebbe, infatti, dirigere un film tratto dal Carteggio Aspern di Henry James, ambientato nella città lagunare. Di più: ha già pronta la sceneggiatura L'uomo che fa al caso suo è un produttore cinematografico di origini russe, il quale è abbastanza onesto da spiegare all'aspirante cineasta che fra la macchina da presa e quella da scrivere passa qualche differenza. Chi rischierebbe il capitale mettendolo nelle mani di un dilettante? Certo, se invece del celebre, ma leggermente usurato Carteggio Aspern si volesse trarre un film da un racconto di James inedito, forse il sogno potrebbe diventare realtà. Perché non va a trovare mia figlia, che fa l'antiquaria e rovistando nelle soffitte di mezzo mondo ha finito per scoprire un dilavato manoscritto attribuibile all'autore della Cifra nel tappeto (un altro capolavoro, ma i capolavori di James saranno in tutto una quarantina) e di Washington Square? Il russo non mente, il manoscritto esiste davvero e si intitola «Pimpernel». È la storia, in parte autobiografica, di uno scrittore americano in visita a Venezia che si innamora di una miss di Boston promessa a un altro e obbligata, per ragioni economiche, a sposarlo.

«Falso d'autore» per ammissione (e vanto) dello stesso Maurensig, il racconto riecheggia alcune vicende personali, dolorose, di James.

A proposito: Il carteggio Aspern è stato portato sullo schermo molte volte, l'ultima da James Ivory, come a dire un altro yankee pazzo per l'Inghilterra e per l'Italia. L'esito pare non sia stato esaltante. Il che vuol dire che se Ivory, con la sua esperienza pluridecennale, ha fallito, noi non possiamo non rallegrarci che Maurensig abbia continuato a fare lo scrittore.

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