Convenzione nazionale del Pd, Hotel Ergife di Roma. Tocca a Matteo Renzi. Ed è il solito show senza contenuti: una stoccata al fido Enrico Letta, qualche gag a strappare risate e applausi, una valanga di promesse. Il copione è collaudato e ha convinto anche quei democratici che, non più di un anno fa, gli avevano votato contro preferendo Pier Luigi Bersani. "Vi voglio raccontare un episodio - attacca il sindaco di Firenze - tre giorni fa ricevo un sms da una giornalista importante di una testata nazionale. Dai, mi dice, dimmi qualcosa di Renzi... tu sai tutto, dimmi qualcosa che ho da fare un pezzo contro di lui. Ma io sono Renzi le ho risposto! E lei: scusa scusa...". L'episodio è vero, ma un filino montato ad arte. La giornalista esiste ed è Emanuela Fiorentino: lavora per Panorama e ha deciso di raccontare per filo e per segno com'è andata veramente.
Emanuela Fiorentino non si tira indietro. "Sì, ho scritto a Renzi pensando di rivolgermi a un collaboratore di Panorama, un collega serio e scrupoloso a cui chiedo spesso notizie, sensazioni, lumi sull’uomo del momento - spiega - mi sono confusa, distratta, a chi non è capitato di mandare un messaggio alla persona sbagliata?". Fin qui tutto vero. Solo che Renzi si è fatto prendere la mano: ha ingigantito, ha romanzato. Basta leggere i testi degli sms intercorsi tra la giornalista e l'ex rottamatore. Rimasti nella memoria del cellulare, la Fiorentino li ha giustamente pubblicati sul sito di Panorama. Ovviamente sono gli stessi che ha anche il sindaco di Firenze, solo che quest'ultimo li ha "trasformati" per scaldare la platea democratica. Non c'è, infatti, alcun sms che reciti "ho da fare un pezzo contro". Assolutamente no. Dev'esserselo sognato, Renzi, un messaggio del genere. "Quando ho sentito il suo discorso, ho avuto una brutta sensazione - si chiede la Fiorentino - perché, mi sono chiesta, un uomo che si candida a salvare un partito, e addirittura l’Italia, a distruggere i vecchi schemi della politica, uno che predica autenticità, più modernità e democrazia, mente così spudoratamente davanti a centinaia di persone? Che motivo ha, Renzi, di inventarsi una macchina del fango e poi di metterla in moto lui contro di me?".
Lo sketch è stato montato ad arte per far passare un messaggio molto chiaro contro i media. Non a caso, subito dopo la gag sull giornalista ficcanaso, eccolo scodellare un nuovo attacco: "Amiche giornaliste, amici giornalisti, qui c’è un problema di comunicazione. Se la Sardegna dopo due giorni finisce a pagina 19 e di Lampedusa già non parla più nessuno, chissenefrega di quello che fa Renzi?".
Secondo la Fiorentino, infatti, il sindaco di Firenze punta a passare doppiamente per vittima, "di giornalisti cialtroni e in malafede e di un mondo dell’informazione che non ha la sua stessa sensibilità, umana e politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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