Cos'è la somministrazione di ossigeno ad alti flussi a cui è stato sottoposto Papa Francesco

I risultati della terapia praticata al Pontefice saranno resi noti in serata con la pubblicazione del bollettino medico

Cos'è la somministrazione di ossigeno ad alti flussi a cui è stato sottoposto Papa Francesco
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Stando a quanto trapelato nelle scorse ore, anche durante la mattinata di oggi, domenica 23 febbraio, a Papa Francesco sono stati applicati i naselli per la somministrazione di ossigeno ad alti flussi: per comprendere quali effetti ha avuto la terapia sulla salute del Pontefice bisognerà comunque attendere il momento della pubblicazione del bollettino medico, in programma in serata. Al momento la sala stampa della Santa Sede ha riferito tramite il proprio profilo Telegram che "la notte è trascorsa tranquilla, e il Papa ha riposato".

In cosa consiste l'ossigenoterapia ad alto flusso a cui è stato sottoposto Papa Francesco? Si tratta di una forma di supporto artificiale praticata comunemente ai pazienti che soffrono di insufficienza respiratoria attraverso i cosiddetti "naselli", ovvero cannule nasali ad alto flusso (le "High-Flow Nasal Cannula" – HFNC), dispositivi non invasivi di solito comodi e ben tollerati tanto da essere utilizzati anche per lunghi periodo di tempo. È una terapia molto diffusa nei reparti di medicina interna degli ospedali, specie per trattare pazienti fragili o anziani che per le loro caratteristiche potrebbero non riuscire invece a sopportare le techiche di ossigenazone più invasive.

In questa tipologia di ossigenoterapia viene erogato un flusso di aria riscaldata e umidificata, con l'obiettivo di impedire l'essiccazione delle mucose e gli svantaggi a essa associati: in genere tale flusso può andare dai 10 ai 60 litri al minuto, e ha una concentrazione di ossigeno o FIO2, vale a dire di frazione di ossigeno inspirato, compresa tra 0,21 e 1 (che significa ossigeno al 100%). Il macchinario utilizzato in questi casi include un generatore di flusso, un miscelatore di aria ambiente/ossigeno che consente di raggiungere una FIO2 massima del 100%, un sistema di umidificazione e riscaldamento del gas per proteggere le mucose del paziente, un circuito monouso riscaldato e infine i "naselli", che si contraddistinguono per un diametro interno superiore rispetto a quello delle cannule nasali tradizionalmente utilizzate per l'ossigenoterapia convenzionale.

Secondo l'ultimo bollettino, Papa Francesco ha riposato bene, per cui sarebbero escluse le

crisi respiratorie di tipo asmatiforme come quella patita durante la giornata di ieri: ciò nonostante, comunque, il personale medico ha preferito non interrompere la somministrazione di ossigeno ad alti flussi.

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