"Ossigeno ad alti flussi". Come sta ora il Papa

Il primo aggiornamento di oggi sulla salute del pontefice parla di una notte tranquilla e di riposo ma stamattina ha avuto ancora bisogno di ossigeno: le ultime notizie che arrivano dal Gemelli

"Ossigeno ad alti flussi". Come sta ora il Papa
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Dopo il bollettino di ieri sera dove si è parlato, per la prima volta dal suo ricovero, di prognosi riservata e un aggravamento delle condizioni di salute, la notte di Papa Francesco è trascorsa "tranquilla, ha riposato": lo ha comunicato questa mattina la sala stampa vaticana. Da alcune fonti vaticane si apprende poi che al pontefice "è stato dato ossigeno ad alti flussi, sia ieri sera che stamani". Gli esami clinici continuano e le fonti vaticane hanno fatto sapere che saranno resi noti stasera, probabilmemte, i risultati sugli esami fatti al Papa.

Il ringraziamento del Papa

"Da parte mia, proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia! Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l'attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate": lo ha dichiarato il pontefice nel suo testo per l'Angelus iffuso in forma scritta. Molto toccante il pensiero rivolto ai bambini di tutto il mondo che pregano per la sua salute. "In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini", recita un passaggio del testo dell'Angelus. "Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all'intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me".

Logicamente, alla luce di quanto divulgato dall'equipe medica che lo ha in cura, il quadro clinico continua a essere critico e "il Papa non è fuori pericolo". Nella giornata di sabato il pontefice ha avuto una crisi respiratoria "asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi", poi dalle analisi del sangue è spuntata una piastrinopenia con anemia che ha richiesto una trasfusione di sangue.

Quali sono i rischi

È proprio nel sangue che sono puntati gli occhi degli esperti medici: lo ha spiegato al Giornale Barbara Calcaterra, pneumologa di Medicina 2 dell'ospedale di Busto Arsizio, Varese. "Solitamente la trasfusione di sangue in questi casi si fa o quando ci sono malattie concomitanti o quando si manifestano anemia e uno stato settico grave", ha dichiarato l'esperta mettendo in luce i rischi che possono derivare dal passaggio dell'infezione, dei germi, dai polmoni al sangue che potrebbe dar luogo a una sepsi. Con i problemi di respirazione che ha il Papa e per la sua età, questa condizione "sarebbe veramente difficile da superare. Se i germi girano nel sangue vanno a colpire altri organi".

L'Angelus affidato a Fisichella

Come avvenuto la scorsa settimana, nella giornata di ieri il Vaticano ha comunicato che l'Angelus domenicale non sarà guidato dal Papa che ha preparato un testo scritto che verrà letto dall’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell'Evangelizzazione nel Mondo. "Mi fa particolarmente piacere dovere dare lettura dell'omelia che Papa Francesco avrebbe lui stesso comunicato a tutti quanti voi in questa domenica particolare. Nella celebrazione eucaristica dove la comunione assume una dimensione più piena e significativa sentiamo il Papa, benché in un letto d'ospedale, vicino e in mezzo a noi e questo ci obbliga a rendere ancora più forte e intensa la nostra preghiera perché il Signore lo assista nel momento della prova e della malattia".

Alle ore 17.30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano è prevista una messa per il Papa. "In comunione di fede e di preghiera, ciascuno nella propria comunità, innalzeremo al Signore la nostra supplica per il Santo Padre, affinché lo sostenga con la Sua grazia e lo ricolmi della forza necessaria per attraversare questo momento di prova", ha scritto il cardinale vicario, Baldo Reina, in un messaggio rivolto ai fedeli della diocesi di Roma.

"La Chiesa è turbata"

L'aggravarsi delle condizioni di salute di Papa Francesco turba la Chiesa: con la sua malattia "e con l'età così avanzata, 88 anni, ci sono pericoli e conseguente apprensione. Si paventa la possibilità della sua fine in un momento di grande incertezza politica per l'Occidente": lo ha dichiarato a La Stampa fratel Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose e della fraternità monastica Casa della Madia ad Albiano d'Ivrea.

Sul tema delle dimissioni ha spiegato che tuttto è possibile "ma non credo si dimetterà, Bergoglio vuole portare avanti la sua missione fino a quando avrà forze. Vuole continuare fino all'ultimo, per portare avanti la sua azione incisiva per la Chiesa e le riforme che ha avviato".

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