I punti chiave
Si è celebrata a ottobre la Giornata mondiale della salute mentale che ha messo in luce numeri sempre più preoccupanti, una malattia globale che nel prossimo futuro, secondo l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), interesserà almeno una persona su 4 nell'arco della vita. Anche in Italia i numeri sono in aumento con una patologia che sempre più interessa anche i più giovani, gli adolescenti, con almeno l'8% a soffrire di ansia e un preoccupante 4% che manifesta i primi disturbi legati alla depressione. Ma non è finita qui perché quasi il 50% di patologie della mente che scoppiano in età avanzata, adesso anticipano i tempi riguardando i giovanissimi.
I campanelli d'allarme
La sintomatologia è chiara ed è riconoscibile avvenendo in maniera improvvisa o graduale. "Un bambino che si chiude, va a letto tardi, mangia in maniera disordinata, peggiora a scuola, diventa aggressivo, irritabile", ha spiegato al Corriere Stefano Vicari, direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma oltre a essere professore ordinario di Neuropsichiatria infantile all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Gli interventi più efficaci si hanno quando si interviene tempestivamente: chiunque ne sia colpito deve chiedere aiuto e non sottovalutare i segnali.
Il ruolo dei social
Oltre alla pandemia che ha provocato un aumento esponenziale di questi casi, guerre e stress sociale possono incidere su queste patologie in età ancora adolescenziale ma non sono gli unici motivi. A questi "si aggiungono tutte le problematiche legate alle dipendenze, sia quelle 'vecchie' (come l’abuso di sostanze), sia quelle nuove caratterizzate dall’ingresso preponderante, e senza limiti, degli smartphone e dei social che hanno avuto un impatto soprattutto sui più giovani perché hanno amplificato il loro malessere e la loro sofferenza", ha aggiunto l'esperto. Sarebbe proprio l'insieme dei media digitali ad alterare la maturazione cerebrale togliendo tempo prezioso ad altre attività che aiutano a sviluppare la creatività riducendo le ore di sonno notturno che sta alla base dei disturbi mentali.
Come fare prevenzione
Vicari spiega che devono essere i genitori in prima linea a educare i propri figli dando l'esempio: può essere un discorso fuori moda ma è proprio questa la strada corretta per evitare situazioni di malessere mentale.
È importante, per chi ne soffre, non considerare più un tabù questa malattia e parlarne facendosi aiutare perché si guarisce. "C’è ancora lo stigma e il gran senso di colpa, Invece le malattie mentali sono come quelle fisiche: le abbiamo, le curiamo, prima o poi tutti le incontrano e si superano", aggiunge Vicari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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