Feuillatte, i Grand Crus strabiliano

L'ultimissimo consiglio vinicolo che vi diamo prima del sospirato Natale non poteva che essere una bollicina. La più nobile delle bollicine. Anzi due. I nuovi Grand Crus lanciati poche settimane fa da Nicolas feuillatte, una delle più grandi maison francesi, da sempre orgogliosa di offrire una collezione di «cru» in grande di esaltare al massimo il terroir della Champagne. del resto sarebbe un peccato per Guillaume Roffiaen, chef de cave della maison, non approfittare della possibilità di scegliere tra le uve provineinti da 11 dei 17 villaggi Grand Crus village, e da 26 dei 42 villaggi Premier Cru.

Il primo il Grand Crus Blanc de Noirs nel millesimo 2008, prodotto con uve Pinot Noir provenienti solo dai villaggi classificati Grand Cru, e invecchiato almeno cinque anni in cantina. Il gioco è creare un magico equilibrio tra la personalità scalpitante di Verzy e Verzenay e quella più elegante di Bouzy, Ay e Ambonnay. La stagione freddissima ha creato una straordinaria concentrazione aromatica in questo vino che esibisce anche una mineralità straordinaria e un finale piacevolmente agrumato. Gli abbinamenti sono con piatti semplici e decisi, come una tartare di tonno, delle capesante, un carpaccio di manzo.

Il Grand Cru Blanc de Blancs nel millesimo 2010 è invece realizzato con uve Chardonnay provenienti prevalentemente dalla Côte des Blancs assieme a una piccola parte di uve della Montagne de Reims.

L'annata è stata caratterizzata da un inverno gelido, da una primavera fresca e da un'estate calda e asciutta e poi piovosa. Anche il Blanc de Blancs è invecchiato un minimo di cinque anni in cantina ed esibisce un aroma speziato e mentolato e una bocca minerale e salina. Perfetto da aperitivo, per la vigilia una scelta perfetta.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica