"Figuraccia Pd. Adesso il sindaco deve dimettersi"

Il deputato Marco Osnato risponde a Schlein. "Incapaci e sciacalli in politica"

"Figuraccia Pd. Adesso il sindaco deve dimettersi"
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Definisce l'attacco di Elly Schlein «una becera operazione di sciacallaggio politico». Sottolinea il fallimento del Pd e tira le somme: «A Sala non resta che dimettersi».

Marco Osnato, deputato di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Finanze, perché sciacallaggio politico?

«La Schlein invece di chiedere scusa per una figuraccia epocale del suo partito e del sindaco che lei sostiene, ha accusato il centrodestra di chissà quali torbide operazioni rispetto al cosiddetto Salva Milano. Ma stiamo scherzando?

Perché?

«Il sindaco Sala ci spiega da mesi, persino dalle colonne del Foglio che il Salva Milano è indispensabile, chiede aiuto al centrodestra, il Pd chiede aiuto alla maggioranza in Parlamento per risolvere le loro incapacità e divisioni. E per non fermare Milano. Poi succede quello che è successo. Allora Sala cambia idea e dice che è meglio fermarsi. Come dobbiamo interpretarlo? È lui che vuole fermare Milano quindi, se prima riteneva fosse indispensabile per lo sviluppo della città. E Schlein addirittura, a fronte di questa figura barbina che fa il suo partito a Milano dove, pur volendo essere garantisti fino in fondo, tra l'altro si evidenziano sicuramente atti amministrativamente e politicamente non lineari, dice che è colpa del centrodestra perché ha parlato con qualcuno».

Come lo interpreta?

«È la non volontà o la non capacità di prendere atto del fallimento di un sistema politico che a Milano governa da 14 anni e ha prodotto questa situazione».

E adesso?

«Il minimo per far ripartire Milano è cambiare totalmente amministrazione. Sala si deve dimettere e il Pd deve prendere anche atto del suo fallimento».

Dovrebbe farlo subito?

«Ma certo, come diretta conseguenza delle sue parole. FdI non ha mai inteso intervenire sul problema giudiziario che nasce da un diversa visione tra la Procura e il Comune rispetto a una sovrapposizione di norme. FdI su richiesta e, ripeto, su richiesta del sindaco del Pd e anche ovviamente del comparto immobiliare di Milano che ovviamente è un comparto importante, interviene responsabilmente da legislatore per dare una soluzione da legislatore. Le indagini non sono e non erano il tema che si è posto il centrodestra come maggioranza di governo».

Ora cosa avete intenzione di fare rispetto al Salva Milano?

«Il mio suggerimento è aspettare che dopo le parole della Schlein si evidenzino queste torbide manovre del centrodestra o magari un'altra realtà come io credo. E cioè l'incapacità del centrosinistra di governare Milano. Sono sicuro che Fratelli d'Italia potrà far emergere in modo chiaro, magari con una commissione d'inchiesta comunale, la responsabilità di questa giunta. Certo non credo che oggi la Schlein, dopo aver parlato di quelle torbide manovre, possa chiederci anche di fare un provvedimento che tenga in piedi una giunta che evidentemente anche dalle parole di Sala non avrà neanche la stessa conformazione e la stessa saldezza che poteva avere prima».

Ora il Salva Milano è fermo in Senato.

«Il Pd alla Camera è stato sconfessato dal Pd del Senato per problemi interni. Oggi, a fronte di quello che hanno detto Sala e la Schlein non si può certo chiedere al centrodestra, di intervenire».

Per Milano che scenario si prospetta?

«Lo posso intuire, ma la conferma sono le parole del sindaco: ha detto che era un provvedimento assolutamente indispensabile per lo sviluppo di Milano.

Evidentemente riteneva che l'unico progetto per la città fosse lo sviluppo immobiliare. Se non c'è altro, è davvero preoccupante. Mostra anche una scarsa progettualità di questa giunta rispetto alla Milano dei prossimi anni».

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