Le iniziative in atto nell’Unione europea si innestano su dinamiche di mercato e su precedenti misure regolamentari frutto di una sensibilità crescente al tema della finanza sostenibile.
Come sono cambiati gli ultimi anni
Negli ultimi anni, infatti, è aumentata la considerazione dei fattori Esg (Environmental, Social, Governance) da parte delle società, degli investitori istituzionali, degli intermediari finanziari e degli intermediari dell’informazione attivi nella valutazione della sostenibilità di imprese e investimenti. Da sole, però, queste dinamiche non sono sufficienti a liberare le risorse necessarie a sostenere la transizione ecologica nelle proporzioni e nell’orizzonte temporale concordati, perché sono ancora molti gli ostacoli che le forze di mercato non sono in grado di superare autonomamente.
Com'è il mercato italiano
Concentrandoci sul nostro Paese: secondo un dettagliato rapporto della Consob il comparto dei fondi di investimento italiani che seguono strategie sostenibili è cresciuto in maniera significativa negli ultimi anni. Sulla base dei dati di Assogestioni nel 2020 la raccolta netta riferibile a questa tipologia di fondi ha superato i 24 miliardi di euro, in netto aumento rispetto ai 10 miliardi dell’anno precedente, portando il patrimonio complessivo a oltre 80 miliardi di euro per 518 prodotti. Dodici investitori italiani su 13 hanno dichiarato a Consob e Assogestioni di considerare i fattori Esg nell’ambito delle proprie strategie di investimento e nelle "attività di engagement o stewardship anche attraverso specifiche policy formalizzate".
Tra le motivazioni che spingono gli investitori a credere nella sostenibilità delle politiche di investimento ci sono molti fattori di fondamentale importanza alle porte del 2022: oltre ad una "visione" a lungo termine, c'è la crescente domanda da parte dei clienti e motivazioni legate alla massimizzazione dei rendimenti aggiustati per il rischio. Delle Esg, una parte fondamentale riguarda l'Enviromental, cioè l'inquinamento ambientale tema ormai sensibile ai più: è per questo che sono inclusi nel portafogli degli investimenti stumenti finanziari votate alla sostenibilità. Le strategie di investimento sono allineate con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu (SDGs) in sette casi, mentre otto gestori dichiarano di averne pianificato l’allineamento per il futuro.
I tre fattori principali
Come accennato, quando si parla di inquinamento ambientale tra gli aspetti presi in considerazione c'è il cambiamento climatico, seguito a ruota da inquinamento e dalle energie rinnovabili. Il fattore Social, ha come tematica principale quella sui diritti umani, considerata molto importante da tutti gli intervistati: notevole importanza le tematiche delle pari opportunità/diversità dalla sicurezza dei dipendenti agli standard di lavoro. Riguardo alla Governance, terzo dei tre fattori elencati ad inizio articolo, composizione e funzionamento del board, compensi, diritti degli azionisti, anticorruzione ricevono la stessa considerazione.
Tra i fattori in grado di agevolare l’integrazione dei tre criteri Esg nelle strategie di investimento, tutti gli attori sottolineano l’importanza di una maggiore trasparenza nel reporting (cioè le segnalazioni) da parte degli emittenti.
Per quanto concerne il non-financial reporting (cioé la rendicontazione non finanziaria), metà degli intervistati ritiene che gli obblighi vigenti in Europa siano adeguati, mentre i quattro gestori che rispondono negativamente lamentano la mancanza di informazioni comparabili e coerenti oltre all’assenza di vincoli stringenti sulle informazioni da rendere al mercato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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