Pugno duro della Fiom contro la Fiat. Le tute blu della Cgil sono pronte anche allo sciopero generale della categoria contro la decisione del gruppo del Lingotto di disdire gli accordi sindacali. Una posizione che non trova il benestare di tutti i sindacati. "La disdetta degli accordi da parte della Fiat è una decisione coerente con la scelta di dar vita ad un nuovo contratto che rilanci l'industria dell`auto nel nostro Paese", ha invece commentato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. Martedì prossimo, in occasione del comitato centrale, la Fiom deciedrà come muoversi. "Intanto - ha spiegato il leader Maurizio Landini, si parte subito con due ore di sciopero per assemblee in tutti gli stabilimenti del gruppo".
"Un anno e mezzo fa a Pomigliano Marchionne per la prima volta imponeva il suo diktat. Allora in tanti dissero che quella era un’eccezione. Oggi quell’eccezione è diventata la distruzione del contratto nazionale e la negazione delle più elementari libertà per i lavoratori", ha dichiarato Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato centrale della Fiom, spiegando che "quello della Fiat è un sostanziale fascismo perché non solo si vogliono imporre condizioni di supersfruttamento ai lavoratori, ma si vuole anche impedire ad essi la libera azione sindacale e persino il libero voto per le proprie rappresentanze". "Nemmeno negli anni Cinquanta la Fiat si sognò di abolire le elezioni delle Commissioni interne - ha continuato Cremaschi - oggi Marchionne stabilisce un sistema extracostituzionale ed extralegale che cancella per i lavoratori Fiat le libertà costituzionali". Molto duro anche Landini che ha avvertito: "Se questo nuovo governo ha qualcosa da dire di diverso dal precedente, lo faccia ora. Il tempo delle ipocrisie mi sembra concluso".
Landini non ha escluso lo sciopero generale. "Quella della Fiat è una decisione inaccettabile che contrasteremo con i mezzi utili ed efficaci", ha aggiunto il responsabile del settore auto Giorgio Airaudo. Intanto, ha fatto sapere Landini, "la prima risposta che daremo è quella di proclamare assemblee in sciopero in tutti gli stabilimenti" del Lingotto. Uno sciopero di due ore che saranno utilizzate per svolgere assemblee con i lavoratori. Landini vorrebbe distribuire in tutti i luoghi di lavoro il testo dell’accordo di Pomigliano. La Fiom assicura di non avere "intenzione di accettare in alcun modo quello che sta accadendo".
"E' uno strappo democratico - ha concluso Landini - la cancellazione del contratto nazionale di lavoro apre una nuova fase di modifica radicale del sistema delle relazioni e del ruolo del sindacato, che a quel punto diventa corporativo e aziendale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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