Francia, Martine Aubry si candida alle primarie e lancia la sfida a Sarkozy

La segretaria del Partito socialista francese ha rotto gli indugi. Stamani l'annuncio della sua candidatura. In testa nei sondaggi, però, c'è sempre François Hollande

Francia, Martine Aubry 
si candida alle primarie 
e lancia la sfida a Sarkozy

Parigi - Il segretario del partito socialista francese, Martine Aubry, ha rotto gli indugi: parteciperà in prima persona, alle primarie socialiste, per la corsa all'Eliseo. L'annuncio ufficiale nella sua cittò natale, Lille, dove la figlia di Jacques Delors è sindaco da diversi anni. E il quadro dell’annuncio sarà la stazione Saint-Sauveur, ex stazione merci oggi centro culturale, perché "Martine deve apparire come la candidata del popolo" spiega una fonte. Così il partito socialista riorganizza le sue fila dopo la batosta dell’arresto per stupro di Dominique Strauss Kahn. L’ex direttore del Fondo monetario internazionale secondo i sondaggi era il candidato preferito dai francesi, non solo fra i socialisti ma in assoluto, parecchi punti avanti al presidente conservatore Nicolas Sarkozy. Era anche il meno "usurato" data la lunga permanenza all’estero, e il meno logorato dalle lotte di potere interne al partito socialista che hanno visto scontrarsi la Aubry e l’ex candidata presidenziale Ségolène Royal, ma anche la stessa Royal e il suo ex compagno François Hollande. Fuori dai giochi Strauss Kahn, comunque, i socialisti meditano sul futuro.

Campagna all'americana Martine Aubry sceglie una campagna all’americana: non solo l’annuncio oggi dalla stazione ma la ridiffusione sul suo sito www.martineaubry.fr, con un logo che i critici su Facebook e Twitter censurano come un misto di "Obama, Pepsi e Korean Air".

Gli altri candidati Per la prima volta nella storia del Paese, le primarie socialiste saranno aperte a tutti, e non solo ai simpatizzanti del Ps, per designare il candidato migliore per la corsa all’Eliseo. Fra coloro che hanno già annunciato la loro partecipazione, il favorito è l’ex premier socialista François Hollande, a cui seguono l’ex candidata all’Eliseo Ségolène Royal, il "no-global" Arnaud Montebourg e Manuel Valls. Memore della sconfitta di 4 anni fa con l’attuale capo di Stato, la Royal ha dichiarato di aver imparato la lezione e di "aver capito i suoi errori", "il 2012 non sarà il 2007" ha aggiunto ostentando sicurezza. Ma i sondaggi per ora la danno tra l'11 e il 13%. 

Le mosse di Sarkozy Il presidente non sta a guardare. Sa bene che per ottenere la riconferma dovrà combattere, e non poco. Ed ha già iniziato a farlo.

Ieri in una conferenza stampa ha annunciato gli "investimenti del futuro", oggi un viaggio nella Sarthe con il primo ministro François Fillon, e si parla anche di un nuovo rimpasto di governo, che comunque diventerà necessario se il ministro del Tesoro Christine Lagarde sarà davvero nominata alla guida del Fondo monetario al posto di Strauss Kahn.

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