Rustenberg - Niente tortillas, niente biscotti. Uruguay e Messico si giocano il primo posto del girone A in una partita vera. Spigolosa e combattuta fino all'ultimo secondo di recupero della ripresa. Vince la Celeste, 1-0, e Oscarito Tabarez veleggia tranquillo e primo della classe verso la sfida con greci, coreani o nigeriani agli ottavi strizzando pure l'occhio ai quarti. I messicani non hanno nulla di meno. O meglio, qualcosa sì. Cinismo e precisione davanti. Dalla trequarti in su, escludendo qualche buona idea del comunque fumoso Giovani Dos Santos, i centramericani sono poca cosa. Per loro agli ottavi la montagna da scalare si chiama Argentina.
Forlan ispira, Suarez segna Per l'Uruguay decide l'attaccante dell'Ajax. Al 6' è gia tutto solo davanti a Perez, ma il suo diagonale è a lato. Al 18' Forlan pennella un corner per la testa di Victorino che, in tuffo, alza di niente sopra la traversa. Al 22' bussa il Messico, ma il bolido di Guardado si stampa sulla traversa. Al 30' Fucile anticipa Giovani Dos Santos prima del tiro nel cuore dell'area. E al 43' passa la Celeste. Forlan serve Cavani sulla corsa, cross da destra dell'attaccante del Palermo, e Suarez, tutto solo, deposita in rete di testa. Nella ripresa il Messico spinge, l'Uruguay contiene. E lo fa bene perché i verdi arrivano in area di rado. L'occasione migliore sulla testa di Lugano, al 9', ancora su punizione al bacio di Forlan. La zuccata è all'angolino, ma Perez vola e salva. L'unica chance del pari per i messicani è firmata Rodriguez. Ma il difensore di testa in tuffo sfiora soltanto e manca il bersaglio grosso. Chiude un lampo di Cavani, al 43': Perez si allunga e mette in corner.
Francia a casa Niente da fare per la Francia vicecampione in carica di Domenech. Un Mondiale cominciato con le liti e le polemiche finisce in un disastro completo. Con l'esclusione del capitano Evra e degli altri rivoltosi Govou, Malouda e Abidal prima del fischio d'inizio. Ennesima punizione per Henry, ancora in panchina. Torna Gourcuff, ma dura poco. Viene espulso al 26' per un gomito alto su Sibaya (fiscale l'arbitro colombiano Ruiz). I francesi si sciolgono subito affondati dalle vuvuzelas che suonano impazzite e dalla velocità di Pienaar, Tshabalala, Khumako e Mphela. Al 37' i padroni di casa sono già sul 2-0. E in avvio di ripresa solo il palo salva Lloris: sarebbe stato il gol della speranza per i Bafana Bafana. Issati a 4 punti con il Messico alla fine escono per differenza reti (+1 i messicani, -2 i padroni di casa). E la rete di Malouda nel finale non cambia nulla: da Bloemfontein escono due squadre eliminate e con le ossa rotte. La Francia dovrà ricostruire da zero sulle macerie lasciate da Domenech. Ma piange anche il Sudafrica. Se sperava di rilanciare calcio e Paese con il Mondiale casalingo è stato un fallimento.
Il Sudafrica incanta Contro i resti della Francia i Bafana Bafana si scatenano. Al 20' arriva il vantaggio: corner di Tshabalala per Khumalo e schiacciata di testa in libertà sul secondo palo. E' 1-0. Tre minuti dopo Mphela semina il panico tra i lentissimi difensori francesi, ma sbaglia la conclusione. Al 26' il rosso a Gourcuff. E al 37' Mphela raddoppia anticipando Clichy a due passi dalla linea di porta sul cross di Masilela. A fine frazione intervento in volo per Josephs che toglie da sotto la traversa una punizione insidiosa dopo un rimbalzo. A inizio ripresa solo il palo salva Lloris sul tiro a giro di Mphela dal limite. Sempre il centravanti sudafricano, innescato da Pienaar, si presenta altre due volte davanti al portiere francese (13' e 17'), ma Lloris si salva in qualche modo.
Al 25' la prima e unica rete francese al Mondiale. Ci pensa Malouda che appoggia da centro area sull'assist di Ribery. E' un lampo solo, ma non basta per risollevare la diastrosa spedizione dei vicecampioni del mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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