Fumo dal motore: metrò fermo in galleria

Quando il treno si è fermato per un guasto e il fumo ha cominciato a uscire minaccioso da sotto i convogli, non pochi tra i circa duecento passeggeri che ci stavano viaggiando sopra hanno pensato a un attentato terroristico. «Il metrò, partito da una manciata di secondi dalla stazione-capolinea di Bisceglie e diretto verso il centro si è bloccato nella galleria tra Inganni e Primaticcio - spiega la polizia -. Il fumo che usciva dal treno non lasciava presagire nulla di buono, quindi il personale della Polmetro e anche gli agenti di alcune volanti sono intervenuti per far evacuare i viaggiatori. La maggior parte erano tranquilli, alcuni stavano per dare in escandescenze...Del resto il treno ha dovuto fermarsi in galleria, tra una stazione e l’altra: non dev’essere stato molto piacevole».
Primo pomeriggio di ieri, ore 14.18. Un treno della metropolitana, diretto verso il centro e in corsa tra le fermate Inganni e Primaticcio (linea 1, la rossa) si ferma all’improvviso. Sul display del macchinista appare un segnale rosso: c’è un guasto, non c’è dubbio. E infatti dal motore esce del fumo. Le luci sui vagoni si spengono per non più di due secondi, scende il silenzio tra i passeggeri. Poi, dopo le prime comunicazioni con la centrale, il macchinista tranquillizza i viaggiatori. «A causa di un guasto tecnico dobbiamo fermare il treno. Non c’è alcun pericolo, non uscite» recita la voce che esce dall’autoparlante.
Certo: si fa presto a richiamare alla calma un gruppo di 200 passeggeri che viaggiano nelle viscere della terra, se poi loro riescano a tranquillizzarsi per davvero è tutta un’altra storia. Nel giro di pochi minuti, però, la Polmetro è già entrata in azione. E sono i poliziotti a far uscire la gente preoccupata dai convogli, a portarla alla stazione di Primaticcio e ad aiutarla a risalire in superficie.
Intanto la linea uno viene bloccata nel tratto tra Bisceglie e Pagano lungo il quale i treni non circolano più tra le 14.20 e le 15.10. Dopo che l’ultimo passeggero viene accompagnato dalla polizia alla stazione di Primaticcio, il treno guasto (in realtà si tratta di una vettura) è trascinato da un altro fino a Precotto dove verranno fatti gli accertamenti necessari.
Solo lunedì la circolazione, sempre lungo la linea rossa della metropolitana, si era bloccata per oltre mezz’ora. Passeggeri infreddoliti e perplessi sul da farsi, il conducente del treno sotto choc per lo spavento: si era sfiorato il dramma. Un uomo di 53 anni, che di professione fa la guardia giurata, infatti, era rimasto ferito in maniera grave alle gambe dopo che aveva tentato il suicidio sedendosi sulla banchina dei binari alla centralissima fermata di via Palestro. Il fatto è accaduto qualche minuto prima delle 9.30. Ed stato solo grazie all’abilità e all’esperienza del macchinista del convoglio - che ha visto l’uomo e, pur non riuscendo a frenare in tempo ce l’ha fatta a rallentare e a non travolgerlo con violenza - che l’aspirante suicida è ancora vivo.

Soccorso dagli operatori del 118, il 53enne è stato trasportato alla Clinica Città Studi dove i medici lo hanno operato d’urgenza per le numerose fratture alle gambe che si era procurato nell’impatto con il treno in arrivo alla stazione.

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