Mi sono innamorata di un uomo di qualche anno più giovane di me. “Sa che novità” mi dirà lei. Ma per me è sempre stato un clichè inconcepibile quello della donna che, arrivata a una certa età (ho 55 anni), va a riprendersi il tempo tra un paio di braccia toniche. Ancora adesso, che pure non posso fare altrimenti, fatico ad accettare questo sentimento. O meglio, la direzione che ha preso questo sentimento, l’indirizzo inaspettato a cui è finito. Ah, tanto per aggiungere disagio a disagio: ovviamente sono sposata. Lui, che ha tre anni meno di me è divorziato. E non so neppure se sono l’unica donna che frequenta visto che la sua vita è molto più sgombra da impedimenti della mia. Mi faccio rabbia da sola.
Una scema attempata
Cara signora tutt’altro che attempata, secondo me dovrebbe iniziare a lasciarsi un po’ in pace. Sinceramente mi sembra più furiosa che innamorata: con se stessa, con lui che è più giovane e forse frequenta altre donne, con il fatto di essere sposata, con la sua vita satura di “impedimenti”, con i clichè e forse addirittura con tutte le sue coetanee che ci sono “cascate” prima di lei. Se mai nella vita avrebbe pensato di invaghirsi (perdoni se mi permetto di declassare il suo sentimento) di un uomo più giovane e invece ora le è capitato, significa che probabilmente è ciò di cui adesso ha bisogno. Le consiglierei di viversela. Se fossi in lei, aspetterei a rendere partecipe mio marito di questa deviazione inattesa. Il fatto che la situazione la mette tanto a disagio potrebbe significare che si tratta “solo” di un particolare momento.
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