Il futuro di Marrazzo? Mamma Rai E la moglie attacca: privacy violata

«Alternative». Una parola, due distinti significati, a seconda se intesa come aggettivo o sostantivo. Così, se sono state “alternative” sul fronte della varietà (quindi aggettivo plurale), le ravvicinate e passate frequentazioni di Piero Marrazzo - almeno agli occhi del paradigmatico buon padre di famiglia - pare invece che altrettanto non possano essere ora considerate le sue future possibilità di lavoro. Perché da questo punto di vista, Marrazzo «non ha alternative» (sostantivo plurale).
A sentenziarlo - citiamo, sono parole sue - è stato Luca Petrucci, avvocato dell’ex governatore della Regione Lazio, aggiungendo il dettaglio che l’ex conduttore di Mi manda RaiTre «tornerà a fare il giornalista alla Rai». «Non subito», si è però subito premurato di puntualizzare, bontà sua, il legale. Aggiungendo infatti che la rentrée del suo assistito in quel di Saxa Rubra «avverrà nella primavera del 2010, quando lascerà l’incarico di governatore del Lazio». Questo dal momento che, ha ulteriormente dettagliato Petrucci, quasi dettando l’agenda delle scadenze e degli impegni improrogabili sia ai vertici Rai, sia a quelli politico-amministrativi dell’ente territoriale, «tecnicamente Marrazzo è ancora presidente della Regione. Soltanto per l’ordinaria amministrazione, ma lo è. Decadrà quando sarà sostituito dal nuovo presidente, quindi dopo le elezioni regionali previste nel 2010. E tornerà in Rai, perché quando fu eletto si mise in aspettativa e ha conservato il diritto al posto».
Il legale, nel rilasciare queste dichiarazioni al settimanale Oggi, ha inoltre riconosciuto che «la carriera politica di Marrazzo è finita», ribadendo che però il suo assistito «ha diritto a riavere quel posto di lavoro che aveva lasciato solo temporaneamente. In attesa che torni in Rai - ha detto ancora Petrucci - l’inchiesta giudiziaria che lo vede come vittima di un ricatto o di una rapina verrà chiusa e molte cose saranno finalmente chiarite».
A dire la sua, sempre attraverso l’avvocato Petrucci, è stata ieri anche la moglie di Marrazzo, Roberta Serdoz, pure lei “volto” Rai. Lo ha fatto in una segnalazione inviata al Garante per la privacy nella quale lamenta l’invasività dei mezzi di informazione dei confronti di se stessa, delle figlie e dell’ex moglie del marito.

«Senza mettere in discussione la libertà di informazione di giornali, tv e media online - premette bontà sua la Serdoz - avverto la necessità di farle notare quanto si sia andati oltre l’interesse pubblico nel rappresentare la vicenda che ha colpito mio marito, vicenda peraltro legata a fatti attinenti alla nostra vita privata». Peccato che ad «andare oltre», per primo, sia stato suo marito.

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