Isole britanniche sugli scudi nella settimana appena conclusa ma anche tanto azzurro, in campo professionistico. Sul percorso del «2010» al Celtic Manor Resort - lo stesso che ospiterà ad ottobre la Ryder Cup - Graeme McDowell ha colto il suo 5° titolo in carriera facendo suo l'Open del Galles compiendo, allo stesso tempo, un bel balzo in avanti per la riconferma tra i dodici europei che affronteranno gli statunitensi nella mitica sfida.
Il trentenne nordirlandese partito per le ultime diciotto buche con quattro colpi si svantaggio nei confronti del tedesco Marcel Siem, ha approfittato del quadruplo bogey del leader alla terza buca per sferrare il suo attacco. Graeme ha giocato un golf impeccabile chiudendo in 30 colpi le prime 9 buche fatto seguire da altri 2 birdie alle due buche successive ed ancora tre nel finale per un giro in 63 colpi. «Ho giocato il miglior ultimo giro della mia carriera» non ha avuto difficoltà a dichiarare il neocampione. A cercare di contrastargli il passo solo il 25enne gallese Rhys Davies - debuttante quest’anno sul tour - che si sta dimostrando la grande rivelazione della stagione. Vincitore in marzo del trofeo Hassan II in Marocco, protagonista al Bmw Pga Championship e secondo dieci giorni fa a Madrid anche in Galles, davanti al suo pubblico, Rhys ha dato spettacolo con un giro conclusivo in 62 colpi che lo ha fatto risalire in seconda posizione. Terzo posto all’inglese Luke Donald. Ora sia Mc Dowell (che ha vinto 350.000 euro) che Davies sono tra i primi 50 del Ranking mondiale portando così a 32 il numero dei giocatori dell'European Tour presenti tra i «top 50». A livello di Race to Dubai, l'ordine di merito europeo, McDowell è ora 12° mentre Davies, grazie ai suoi recenti ottimi piazzamenti, è balzato al quinto posto. Un Open di Irlanda che ha visto però anche un ottimo Edoardo Molinari che quasi a rispondere al terzo posto del fratello Francesco a Madrid, con un gran 67 finale si è insediato al quarto posto ed è ora 29° nell'ordine di merito europeo. Meno bene Francesco che ha «rotto» solo nel quarto giro chiuso in 77 colpi.
Successo europeo anche negli States dove l'inglese Justin Rose, ex enfant prodige, ha colto finalmente il suo primo successo sul tour americano vincendo il Memorial. Rose, 29 anni, è il terzo europeo a vincere quest’anno sul tour statunitense dopo Ian Poulter e Rory Mc Ilroy. Per lui una prima moneta di un milione di dollari. Con un giro finale in 66 colpi Justin ha rimontato e superato il giovane 21enne Rickie Fowler, anch'egli a caccia del suo primo successo che alla fine si è visto dare tre lunghezze dall'inglese.
Non solo Edoardo Molinari per i colori azzurri. In Francia, nell'Open Ile de France, torneo dell'Alps Tour, il neoprofessionista Nunzio Lombardi, girando in 66 le ultime 18 buche, ha preceduto il francese Alan Bihan mentre Paolo Terreni - appaiato a Lombardi dopo 54 buche - ha dovuto accontentarsi del terzo posto ma ha completato degnamente il trionfo azzurro.
Sul Tour femminile le buone notizie arrivano da Sophie Sandolo che, dopo una prolungata assenza dalle competizioni sta ritrovando grinta e gioco. Lo dimostra il suo quinto posto in Olanda nell’Abn Amro Open vinto dalla 21enne, tedesca di nascita, inglese di cittadinanza, Florentyne Parker.
Infine, sul Challenge tour, buon nono posto per Emanuele Canonica nel Karnten Open in Austria che con un - anche lui! - 66 finale è risalito di ben 19 posti in classifica.
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