Oltre cinquemila spettatori in undici concerti. Quattro in più dello scorso anno. L'11ª edizione del Festival Paganiniano ha chiuso i battenti ieri sera a Carro, «capitale» della rassegna, con il concerto per violino, viola e violoncello nella piazzetta della Chiesa eseguito dalla a Royal Concertgebow di Amsterdam. È stato l'ultimo appuntamento di un crescendo partito un mese fa con il quartetto Talich, sempre a Carro (14 luglio) preceduto dalla tre giorni di convegno su Paganini tenuto al museo Camec della Spezia dal 9 all'11 luglio e dedicato quest'anno alla scuola violinistica franco belga.
In un mese il Festival ha toccato la val di Vara, la val di Magra e le Cinque Terre con l'inossidabile e suggestivo appuntamento dell'oratorio di Sant'Erasmo sul mare di Bonassola. «Quest'anno abbiamo fatto tappa anche nelle zone alluvionate della nostra provincia come Pignone e questo ci ha fatto tanto piacere», dice Ernesto Di Marino, direttore artistico del Festival. Nel corso del suo tour il Paganiniano ha toccato Ponzano Superiore, con il violinista tedesco Stefan Tarara accompagnato dalla pianista Evelin Vakova, a Beverino Castello e anche Varese Ligure. Le idee per il futuro sono tante.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.