"Volevano cancellare il Natale, abbiamo vinto noi". Torna il presepe al Parlamento europeo

A Strasburgo quest'anno si torna alle origini: dopo anni di divieto di pronuncia della parola "Natale" riappaiono i presepi, maestosi testimoni della tradizione europea

Al parlamento europeo, dopo anni di "banditismo" torna il presepe
Al parlamento europeo, dopo anni di "banditismo" torna il presepe
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L'aria è cambiata anche a Bruxelles: trainata dalla vittoria di Giorgia Meloni a Roma nel 2022, l'Europa sta riscoprendo il suo lato conservatore. Ci sono tanti piccoli, ma significativi, segnali che lo dimostrano e che fanno sperare in un futuro diverso per l'Unione europea, pericolosamente trascinata verso il baratro da anni di guida dei progressisti che, in molti casi, si stanno rivelando scarsamente liberali e democratici. Politico ha consegnato a Giorgia Meloni il posto sul trono come persona più potente del 2025, segnando uno spartiacque con il passato. E basta entrare nel parlamento europeo in questi giorni che precedono il Natale per capire che, effettivamente, l'Ue ha deciso di andare in un'altra direzione.

A spiegarlo bene è Nicola Procaccini, esponente di Fratelli d'Italia e vicepresidente del gruppo Ecr al parlamento europeo, che tramite un video mostra quanto sia cambiato da "ieri" (appena tre anni fa) ad oggi. "Spero non si offenderà il commissario Schoinas, se le faccio gli auguri di buon Natale anziché gli auguri di stagione, che non significano nulla ma che sono sugli schermi di tutti i computer del parlamento europeo. Difendere l'uso della parola Natale, o dei pronomi di genere, o posizionare un piccolo presepe in ufficio, significa difendere la cultura d'Europa", diceva Procaccini nel 2021, in rottura con quanto l'Unione europea professava nella scorsa legislatura. Tornando all'attualità l'europarlamentare ammette che in quel periodo erano "costretti clandestinamente a mettere un presepe che puntualmente ogni giorno veniva tolto dagli addetti alla sicurezza". Strascichi di una cancel culture che i progressisti vorrebbero imporre anche in Italia, come dimostrano le polemiche sui presepi nelle scuole del nostro Paese.

Ma qualcosa si sta muovendo e oggi, nel Parlamento europeo, ci sono ben due presepi artigianali di grandi dimensioni ad accogliere gli eurodeputati. "Una cosa che fino a ieri era impossibile vedere: 'Merry Christmas'. Voi sapete che qui al parlamento europeo la parola Natale è stata vietata fino a pochi giorni fa. Si poteva usare solo 'buone feste' o gli auguri di stagione", prosegue Procaccini, indicando un cartellino posizionato su uno dei presepi. Ma c'è di più, spiega l'eurodeputato, che aggiunge: "La presidente del parlamento, Roberta Metsola, che è maltese, persona in gamba, cristiana, madre di quattro figli. Guardate, questo è il presepe di Malta". In un'altra zona, che Procaccini mostra con una certa emozione, è stato allestito un altro enorme presepe artigianale, una vera e propria mostra, un allestimento incentrato sulla tradizione dell'isola mediterranea.

Procaccini lo definisce "qualcosa di rivoluzionario" e anche da questo l'Europa deve ripartire per riprendere in mano la propria identità e la propria storia, con orgoglio e determinazione.

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