In Germania Toni fa rima con amore

«Tore, Tore und Amore»: a prima vista suona come un incomprensibile ritornello, in realtà è l’inno della rivincita del maschio italiano in terra tedesca. L’alfiere della rinascita si chiama Luca Toni e a coniare per lui il nuovo slogan (Tore in tedesco sono i gol) è stata ieri la Bild Zeitung, oltre 1 milione di copie, imperdibile termometro dell’opinione pubblica di Germania. La doppietta del centravanti del Bayern nella finale di Coppa di Lega, sabato contro il Borussia Dortmund, dopo il recente e ormai leggendario uno-due dell’attaccante italiano contro gli spagnoli del Getafe in coppa Uefa, è un altro mattone alla costruzione del mito del «Geniale Toni» (Bild dixit). A piacere agli appassionati è il calciatore, arrivato a quota 38 reti in stagione. A piacere a tutti gli altri è il personaggio, che offre in versione riveduta e adeguata ai tempi tutto quello che ai tedeschi piace degli italiani. Così la Bild parla dell’«Adone mediterraneo, alto 1 metro e 96» e illustra il servizio con una foto di lui seminudo, abbracciato alla fidanzata, la modella Marta Cecchetto, altrettanto poco vestita. Di quest’ultima è riportata una citazione che non potrà che scaldare i cuori delle teen-ager locali: «Sono fiera di avere un fidanzato così figo».
Quello della Bild è comunque l’ultimo ritratto-consacrazione di Toni, dopo i cento già usciti. E sempre l’immagine che ne esce fuori è quella di un uomo solare e rilassato ma serio al tempo stesso, amichevole ma del tutto affidabile. Insomma, l’italiano che i tedeschi (e le tedesche) speravano di conoscere negli anni Cinquanta. Con qualche indispensabile tocco di modernità: l’adeguamento ai canoni della gossip society internazionale (utilissima a questo proposito la fidanzata modella) e la capacità di gestire con intelligenza la propria immagine (il vero colpo di genio Toni l’ha avuto lasciandosi fotografare nei tradizionali Lederhosen, i pantaloni di cuoio, all’Oktoberfest).
Quanto ai tedeschi colti, quelli che non leggono la Bild, a celebrare il calciatore modenese è stata di recente la Süddeutsche Zeitung, uno dei giornali tedeschi più autorevoli, pubblicato proprio a Monaco. E in questo caso è emerso con tutta evidenza il condizionamento rappresentato da secoli di viaggi colti e trasfigurazioni artistiche. Con un titolo impegnativo («Rinascimento in Baviera) e un sommario ironico («Toni non è venuto solo per il calcio, ma a portare il peso dell’alta cultura italiana»), il magazine del quotidiano ha pubblicato una serie di fotografie dell’attaccante del Bayern, affiancandole ad alcuni capolavori dipinti tra il ’400 e il ’600, che sembravano fargli il verso.

Il risultato è divertente anche a occhi italiani. E ad occhi tedeschi conferma molto probabilmente una verità di cui a nord delle Alpi sono convintissimi: l’Italia e gli italiani, quelli veri, sono ancora quelli di cinque secoli fa.

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