Il Ghana accoglie l'eroe Obama: "Africa, basta corruzione e dittature"

Storico discorso al parlamento del Ghana: "L'Africa non è separata dal resto del mondo. Quello che succede qui ha ripercussioni ovunque. Servono istituzioni forti, non uomini forti. Il futuro è vostro: you can".  Poi la visita al luogo dove venivano ammassati gli schiavi prima di essere imbarcati sulle navi dei negrieri

Il Ghana accoglie l'eroe Obama: "Africa, basta corruzione e dittature"

Accra (Ghana) - L’Africa può forgiare il proprio futuro e risolvere i suoi problemi, favorendo la creazione di istituzioni forti, capaci di garantire stabilità, prosperità e successo al continente. Perché "il futuro dell’Africa appartiene agli africani" e "il XXI secolo prenderà forma non solo a Roma, Mosca e Washington, ma anche ad Accra". "Yes, you can", è il nuovo slogan coniato dal presidente americano Barack Obama nel discorso tenuto davanti al parlamento del Ghana, ma rivolto a tutto il continente africano.

Momento di speranza "Questo è un momento di grande speranza - ha detto Obama - per realizzare questa speranza, dobbiamo prima riconoscere una verità fondamentale visibile in Ghana: lo sviluppo dipende da buone pratiche di governo. Questo è l’elemento che è mancato finora in molti posti, per troppo tempo. Questo è il cambiamento che può svelare il potenziale dell’Africa".

L'Africa non è sola Un continente che "non è separato dal resto del mondo", ha detto oggi l’inquilino della Casa Bianca incontrando il suo omologo John Atta Mills, per cui "quello che succede qui ha ripercussioni dovunque". Il presidente americano che ha ricordato di avere "sangue africano" ha quindi sfidato i leader africani a mettere fine a tirannia e corruzione. "Nessun Paese crea ricchezza se i suoi leader sfruttano l’economia per arricchirsi o se la polizia può essere comprata dai trafficanti di droga", ha detto.

Basta corruzione "Nessuna impresa vorrà investire in posti dove il governo si prende il 20% dei guadagni o dove il responsabile dell’autorità portuale è corrotto. Nessuno vuole vivere in una società dove lo stato di diritto è rimpiazzato da brutalità e corruzione. Questa non è democrazia, questa è tirannia, ed è arrivato il momento di mettervi fine. Nel XXI secolo, la chiave del successo è in istituzioni capaci, affidabili e trasparenti, ossia parlamenti forti e forze di polizia oneste, giudici e giornalisti indipendenti, un settore privato e una società civile vitali. Queste sono le cose che danno vita alla democrazia, perchè è questo che interessa alle persone".

Istituzioni forti, non uomini forti "L’Africa non ha bisogno di uomini forti, ha bisogno di istituzioni forti", ha proseguito Obama. L’appello più forte il presidente americano l’ha poi rivolto ai giovani, invitandoli ad assumersi la responsabilità di "gettare le fondamenta della libertà".

L'appello ai giovani "Voi avete il potere di chiedere conto ai vostri leader di quanto fatto e di esigere che siano create istituzioni al servizio della gente - ha detto - voi potete servire le vostre comunità e usare la vostra energia e la vostra istruzione per creare nuova ricchezza e nuovi legami con il mondo. Voi potete battere le malattie, mettere fine ai conflitti ed essere protagonisti del cambiamento. Voi potete farlo. Yes, you can". Il presidente ha ammesso che "non sarà facile" e ci saranno "sofferenze e battute di arresto", ma "l’America sarà al vostro fianco".

La lotta all'Aids Obama ha quindi ribadito l’impegno di Washington nella lotta ad Hiv/Aids, malaria e tubercolosi, portando avanti i progetti sostenuti dall’amministrazione Bush, e ha sottolineato come i conflitti in corso in Somalia e nella regione sudanese del Darfur richiedano una risposta

internazionale. "Quando c’è un genocidio in Darfur o ci sono sono terroristi in Somalia, questi non solo solo problemi africani, queste sono sfide per la sicurezza mondiale che richiedono una risposta mondiale", ha detto Obama.

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