Il gigante Els risorge in Florida Un trionfo atteso quattro anni

«Big Easy» torna così terzo nel ranking mondiale

Finalmente Els! Ernie Els, il trentottenne campione sudafricano, ha ritrovato se stesso a Palm Beach, in Florida, tornando alla vittoria in occasione dell’Honda Classic. Domenica scorsa erano passati esattamente tre anni, quattro mesi e 29 giorni dall’ultima vittoria di Els sul Tour americano, considerando il suo successo nel C.A. World Championship del 2004 svoltosi in Irlanda. Se parliamo di vittorie su suolo americano bisogna tornare ancora qualche mese indietro, al giugno 2004, in occasione del Memorial di Jack Nicklaus. Un’attesa snervante e - per certi versi - deprimente che aveva in qualche modo intaccato la fiducia in se stesso di Els che si era dovuto accontentare di qualche vittoria in Europa per rimanere, pur sempre, numero quattro nel ranking mondiale. Stava diventando un complesso quello del non vincere per il «Big Easy» che a fine 2007 buttò al vento una vittoria sicura nel Dunhill Championship in Sud Africa quando, con due colpi di vantaggio all’ultima buca, segnò un triplo bogey 8 per regalare la vittoria a un incredulo John Bickerton. Ed ancora un mese fa a Dubai il sudafricano, partito in testa per le ultime 18 buche e lanciato verso il suo terzo successo nel Desert Classic con un Tiger Woods - suo grande rivale - distaccato di quattro colpi, con un paio di errori e una improvvisa frenata anche a livello psicologico finì per regalare il torneo a un pur grandioso Tiger. Adesso l’incubo è finito e la fiducia in se stesso è tornata. A Palm Beach, sul difficile percorso del Pga National, il «Big Easy» ha ritrovato la via del successo, anche se non è stato facile. Partito con tre colpi di ritardo per il giro finale, Els ha trovato un alleato nel vento, che ha messo in serie difficoltà gli avversari che lo precedevano: Luke Donald, Mark Calcavecchia e Matt Jones. Ernie ha reso merito all’Open di Gran Bretagna e ai tanti tornei giocati sulle coste inglesi e scozzesi che lo hanno abituato a gestirsi negli elementi meteorologici. Ma, vento a parte, Els è tornato a giocare il «suo» golf con un giro in 67 colpi, mentre i più diretti avversari andavano tutti sopra il par 70, ad eccezione di Nathan Green (67), che è risalito in terza posizione alle spalle di Luke Donald. La vittoria ha fruttato al «Big Easy» 990mila dollari di prima moneta e la risalita al terzo posto nel ranking mondiale alle spalle di Tiger Woods e di Phil Mickelson.
Il Tour europeo ha consumato la sua seconda trasferta in India con il Johnnie Walker Classic giocatosi sul percorso del DLF Golf e Country Club di Nuova Delhi. Malgrado gli sponsor avessero convogliato nella capitale indiana nomi di sicuro appeal come - tra gli altri - quello di Montgomerie, Vijai Singh ed Adam Scott il Johnnie Walker ha visto sollevare l’ambito trofeo ed incassare i 276mila euro della prima moneta a un giocatore neozelandese quasi sconosciuto e che addirittura aveva deciso di smettere di giocare per tre anni, tornando a fare l’istruttore nel suo Paese e che solo dallo scorso anno era tornato all’agonismo cimentandosi sul circuito asiatico.

Mark Brown, il trentatreenne connazionale di Bob Charles e Michael Campbell, anche se incredulo, ha meritatamente vinto dimostrando di avere adesso i numeri ed il gioco per poter competere con i migliori del Tour europeo.

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