"Al via il 1 agosto". Confermata l'apertura dei centri migranti in Albania

Dopo la visita in Albania, il sottosegretario Mantovano ha confermato che i centri per i migranti voluti dall'Italia saranno pienamente operativi dal 1 agosto

"Al via il 1 agosto". Confermata l'apertura dei centri migranti in Albania
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I lavori procedono a pieno ritmo in Albania per la realizzazione dei centri migranti di Shengjin e Gjader, che apriranno il prossimo 1 agosto. Meno di un mese separa l'Italia e l'Albania dal passo successivo, quello definitivo, dell'accordo al quale ora tutta Europa guarda con molta attenzione. A Bruxelles sono già in corso riunioni e valutazioni per la possibilità che il decentramento in Paesi terzi delle pratiche burocratiche per il controllo delle richieste d'asilo possa estendersi anche ad altri Paesi, se non a tutti quelli dell'Unione. La Germania ha già dichiarato che ha avviato interlocuzioni con l'Italia per chiedere informazioni e oltre la metà degli Stati membri dell'Ue hanno firmato un documento in cui chiedono alla Commissione di muoversi in tal senso.

"Abbiamo potuto verificare il pieno rispetto del cronoprogramma e la validità di questo innovativo modello di gestione dei flussi migratori illegali, che sta suscitando ampio consenso in sede europea: 15 dei 27 Stati membri dell'Unione ci chiedono infatti di condividere il progetto, al quale stanno guardando con attenzione anche altre nazioni europee, in primis la Germania", ha spiegato i sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, oggi in visita in Albania, rivolgendosi al personale del Genio militare dell'Aeronautica e della Polizia di Stato, impegnato nella realizzazione dei due centri. "La visita ha consentito di confermare il pieno rispetto dei tempi previsti e annunciati nella precedente missione albanese del 5 giugno scorso dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e, quindi, l'operatività per il prossimo primo agosto", ha ribadito Mantovano.

Nelle immagini registrate durante la visita del sottosegretario di vedono la struttura di 4mila metri quadri, ormai ultimata nel porto a 70 chilometri da Tirana, sia l'area dell'ex base militare dove sorgerà il Cpr. Quest'ultimo, rispetto all'altro, è ancora in fase di realizzazione ma si tratta di ritardi previsti e noti dopo la visita dei primi di giugno, dovuti soprattutto alla natura del terreno che ha richiesto interventi di rafforzamento non previsti. Nulla che possa ritardare l'apertura di agosto.

Tutti gli agenti in servizio presso i centri verranno alloggiati in un resort nei pressi di Shengjin, "uno degli hotel più rinomati della regione, completamente rinnovato nel 2018". Così si legge nel sito della struttura. Il progetto avrà su di sé i riflettori di tutta Europa e dal governo sono certi che ci sarà ben presto un seguito in ragione della funzionalità.

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