Green sempre più verdi: il giovane Ross Fisher vince l’European Open

Negli Stati Uniti vittoria in rimonta dell’astro nascente Anthony Kim

Largo ai giovani. Ross Fisher, 27 anni di Ascot ma cresciuto golfisticamente al Wentworth Club - sede del Pga Championship - ha colto la sua seconda vittoria sul Tour europeo aggiudicandosi il prestigioso European Open in quel del London Club. Fisher, vincitore nel 2007 del Klm Open, è andato subito al comando nel torneo che per anni ha avuto la sua sede al K. Club in Irlanda, andando al comando nella prima giornata con un giro record di 63 colpi. Una partenza che ha permesso a Fisher di controllare da quel momento in avanti molti e prestigiosi pretendenti al titolo, ma ogni rincorsa è stata vana. Partito con tre colpi di vantaggio su Graeme McDowell per le ultime 18 buche, Ross ha trovato invece in Sergio Garcia il suo più valido oppositore. Lo spagnolo si è prodotto in un gran finale chiuso in 66 colpi, che però non è bastato ad impensierire il ventisettenne giovane rampante di Ascot che con un 68 conclusivo ha tagliato il traguardo con ben 7 colpi di vantaggio sullo spagnolo. Un Garcia comunque soddisfatto dalla sua prestazione finale, che ha definito «uno dei cinque migliori giri della sua carriera» e soprattutto felice di aver ritrovato il giusto tocco sui green da tempo punto debole del suo golf. Il nordirlandese Graeme McDowell che sta vivendo forse la sua miglior stagione ha dovuto accontentarsi della terza posizione, complice un giro mediocre in 73 colpi, ma ha pur sempre conquistato - al momento - la decima posizione per una selezione automatica in Ryder Cup. A proposito di Ryder, Fisher con la sua vittoria è risalito dal 21° all’11° posto e con qualche altro buon piazzamento - non improbabile visto il suo stato di forma - può aspirare a debuttare nella sfida Europa-Stati Uniti, anche se lui per primo ha dichiarato «la strada è ancora lunga!». Al quarto posto il quarantottenne sudafricano David Frost, che senza un Fisher scatenato poteva laurearsi «meno giovane» vincitore del Tour europeo, ma che si è pur sempre conquistato - come Fisher - un posto garantito nell’Open Championship in programma fra due settimane al Royal Birkdale. Si è giocato in condizioni meteorologiche non facile, ed il 20 sotto il par segnato da Fisher la dice lunga sulle potenzialità del giocatore britannico che con questa vittoria ha fatto sua una prima moneta di 506mila euro. Da parte «azzurra» il 43° posto di Francesco Molinari e il 69° di Emanuele Canonica.
Sul Tour americano, altro astro nascente in quel di Anthony Kim che, partito con tre colpi di ritardo per le ultime 18 buche, si è scatenato con 3 birdie nel giro di boa del percorso Congressional di Bethesda per chiudere in 65 colpi e superare di due lunghezze lo svedese Frederick Jacobsen, leader dopo 54 buche. Era questo dell’At&T National il torneo promosso da Tiger Woods, assente per le ragioni che ormai tutti sanno.


Kim che, in inizio stagione aveva già vinto il Wachova Championship si è aggiudicato una prima moneta di 1 milione e 80mila dollari, salendo al 6° posto nella graduatoria per la Ryder Cup e potrebbe così diventare il primo giocatore di origine orientale a far parte del mitico incontro. Al secondo posto Jacobsen, davanti a un gruppetto di sei giocatori capeggiato dallo statunitense Tommy Armour III che con un birdie mancato - per il terzo posto in assolo - ha mancato la qualificazione al British Open.

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